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Tina muore tre giorni dopo la promessa di matrimonio

Tina muore tre giorni dopo la promessa di matrimonio

AFRAGOLA. Una storia assurda, che lascia sgomenti. Parenti e amici sono attoniti, così l’intera comunità. Un cinico destino ha spezzato la vita della 28enne Tina Cantore (nella foto). Aveva dato promessa di matrimonio due giorni fa (tre per chi legge, ndr), è deceduta ieri. Aveva accusato un forte mal di testa ed era stata trasportata all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. I medici l’hanno subito sottoposta a un intervento d’urgenza a seguito del quale è andata in coma. Poi il decesso. Le parole della sorella raccontano e sintetizzano tutto: «Non ci sono parole per il dolore, hai distrutto il cuore della tua famiglia, sorellina mia. Mi sembra un incubo vivente, i miei momenti indimenticabili con te saranno custoditi nel mio cuore e non continueranno più ad esserci altri nelle mie giornate». Parole che escono dal profondo di un cuore trafitto e non possono misurare un dolore incommensurabile. «Non potrò più vederti - scrive ancora su Facebook la sorella - Non potrò più chiamare il tuo nome in casa. Non potrò più fare i grattini che tanto mi chiedevi quasi ogni sera. Non potrò vederti tornare a casa la sera tardi. I tuoi messaggi non li vedrò più, la tua voce non la sento più. Solo dalle registrazioni che mi sono rimaste sul cellulare». Non c’è sillaba che non fotografi il suo strazio. «Non potrò più festeggiare il tuo compleanno in casa, ma l’unica cosa che posso fare è portarti viva nelle mie giornate e nel mio cuore Mi hai stroncata il cuore, con te sono morta pure io. Sei l’angelo più bello, vola più in alto che puoi. Ti amerò per sempre sorella mia!», conclude con un cuoricino spezzato. Tina Cantore e Antonio sono passati dalla gioia delle prossime nozze al dolore, avrebbero dovuto giurarsi amore eterno sull’altare la prossima estate ma un cinico destino ha spezzato il loro sogno. Nonostante le preghiere il cuore della 28enne ha smesso di battere dopo poco più di 48 ore dal ricovero. Vani gli sforzi del personale medico del nosocomio puteolano di tenerla in vita.

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