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Autonomia, il consiglio comunale di Napoli chiede il ritiro del ddl Calderoli

Autonomia, il consiglio comunale di Napoli chiede il ritiro del ddl Calderoli

Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato all'unanimità la mozione con cui si impegnano il sindaco Manfredi e la sua giunta a parsi «parte attiva presso il Governo e il Parlamento, la Conferenza Stato-Regioni e l'Anci affinchè sia ritirato il ddl sull'Autonomia e parallelamente si riapra la discussione sul tema investendo anche il Capo dello Stato quale garante della Costituzione». Al voto non hanno partecipato le forze del centrodestra.

La mozione, sottoscritta dalla maggioranza, chiede inoltre di sostenere la proposta di legge popolare per la modifica degli articoli 116 e 117 della Costituzione «prevedendo una limitazione alle Regioni di poter richiedere nuove competenze, con l'introduzione di una clausola di supremazia a tutela dell'unità giuridica ed economica della Repubblica».

Nella mozione si chiede inoltre di «sollecitare la definizione dei Lep e gli altri strumenti perequativi e di eliminazione delle attuali disuguaglianze a partire dai criteri per il riparto del fondo sanitario nazionale» e si chiede infine «di interessare l'Anci affinchè i sindaci delle Città metropolitane siano ammessi al tavolo istituzionale Stato-Regioni per la piena partecipazione dei Comuni sia al processo formativo della legge che al procedimento amministrativo per la definizione delle intese». 

Dopo l’intervento del Sindaco, si è aperto il dibattito che ha portato alla votazione, nel corso del quale sono intervenuti numerosi consiglieri.

Per Fulvio Fucito (Manfredi Sindaco) il disegno di legge di stampo leghista impatta pesantemente su temi strategici, come la sanità e l’istruzione. L’autonomia è giusta se garantisce equità e pari diritti per tutti i cittadini, ma non è condivisibile l’autonomia contenuta nella bozza Calderoli. Da Napoli e dal suo Sindaco deve arrivare un segnale chiaro al governo contro un piano che accelererebbe solo i divari e andrebbe contro l'equità.

Sergio D'Angelo (Napoli solidale Europa Verde) ha chiarito che l'Italia è già oggi un Paese diviso. Questo disegno di legge propone un modello di regionalismo che ha già mostrato di non funzionare in occasione del Covid. Bisogna che il Consiglio comunale respinga il disegno di legge nella sua totalità e si faccia promotore di un appello per una nuova centralità dello Stato contro il proliferare di un modello formato da piccoli stati.

Per Catello Maresca (Gruppo Maresca) l'autonomia differenziata non può essere oggetto di tifoserie o di scontri ideologici. Questa riforma si pone nel solco della modifica del titolo V del 2001, alla quale dà concretezza; la sfida dell'autonomia differenziata è quindi una sfida per l'efficienza che non si può non condividere e alla quale la Campania deve partecipare.

Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco) ha ricordato i rischi della riforma Calderoli per gli equilibri costituzionali. L'autonomia non deve accentuare i divari ma ridurli, mentre la riforma esautora il Parlamento dalla sua funzione sovrana, senza dargli la possibilità di esprimersi sugli accordi con le Regioni.

Claudio Cecere (Movimento 5 Stelle) ha ricordato che a causa dell’assenza di risorse non è possibile al momento garantire su tutto il territorio i Livelli Essenziali nelle Prestazioni. L’autonomia differenziata per questo motivo andrà a vantaggio solo delle tre o quattro regioni più ricche, con il rischio di default di molte regioni del sud nei prossimi anni.

Per Massimo Cilenti (Napoli Libera) la riforma peggiorerà l’impoverimento del sud, per questo occorre informare adeguatamente i cittadini sui contenuti della riforma ed elaborare insieme a tutte le forze politiche interessate un progetto per il sud.

Aniello Esposito (Partito democratico) ha criticato le forze politiche che hanno portato a questo disegno di legge. Ha parlato di ‘balcanizzazione’ e di un clima ostile al Meridione che porterà ad ulteriori divisioni e a scontri fratricidi nel Paese.

Alessandra Clemente (Misto) ha denunciato le strumentalizzazioni che hanno riguardato questa riforma che viene presentata come un toccasana per i problemi del sud. Ha ricordato poi le numerose occasioni in cui il Meridione è stato spogliato delle sue risorse. Bene quindi la scelta di tenere questa seduta, da cui deve partire un appello al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per contrastare questo disegno di legge che aumenta i divari.

Antonio Bassolino (Misto) ha auspicato che il Consiglio comunale possa esprimere sull'autonomia differenziata una posizione unitaria. Il disegno di legge approvato dal governo modifica gli equilibri istituzionali fondamentali stabiliti dalla Costituzione. Il progetto non va però contrastato sulla base di posizioni sudiste; necessario, invece, farlo guardando al Paese nel suo insieme.

Per Gennaro Acampora (Partito Democratico) siamo di fronte ad una proposta inaccettabile, per l'impoverimento del ruolo del Parlamento, la definizione dei livelli essenziali di prestazioni affidata ad un organo politico e la disciplina dei livelli essenziali di prestazione in materia fiscale. Un disegno che va contro la riduzione delle disuguaglianze.

Nino Simeone (Napoli Libera) ha chiesto sul disegno di legge maggiore chiarezza da parte di Conferenza Stato-Regioni, ANCI e da parte di alcuni governatori regionali e il Consiglio deve esprimere una posizione unitaria in modo da dare al Sindaco un mandato forte nei tavoli istituzionali.

Per Rosario Palumbo (Cambiamo!) desta grave preoccupazione la possibilità prevista dal disegno di legge di trattamenti differenziati tra regioni. Inoltre, se l'autonomia differenziata diventa il pretesto per ulteriori tagli alle spese degli enti locali, essa rappresenta un intervento che creerà sicuramente nuovi divari e va per questo elaborato un progetto di legge alternativo a quello proposto dal governo.

Per Mariagrazia Vitelli (Partito Democratico) è ancora attuale il tema della Questione meridionale. I dati degli ultimi anni sull’esodo dei giovani dalla Campania sono emblematici della complessità del tema dell’autonomia differenziata, portato avanti dalla Lega in maniera frettolosa er che non tiene conto della storia della città come capitale del Mezzogiorno e del Mediterraneo.

Bianca Maria D'Angelo (Forza Italia) ha ricordato che questa riforma cambierà il ruolo delle regioni, soprattutto del sud. Aumento del divario regionale, compromissione della partecipazione e della trasparenza. Giusto quindi che il Consiglio comunale si occupi di questo argomento e che si chieda che il Sindaco partecipi alla cabina di regia nazionale.

Per Iris Savastano (Forza Italia) la discussione sul disegno di legge, seppure necessaria, è prematura. Solo attraverso la corretta individuazione e finanziamento dei LEP sarà possibile tutelare l’unità economica e la coesione sociale dei cittadini della Repubblica. Come forza di centrodestra, ha concluso, non solo saranno garantiti gli interessi dei cittadini napoletani, ma ci si adopererà per un confronto tra il ministro Calderoli e il Consiglio comunale.

Salvatore Guangi (Forza Italia) ha sottolineato la necessità di dare al sud la giusta attenzione, evitando assolutamente di avere un Paese a due velocità. In questo senso, il suo partito è impegnato al massimo a livello nazionale per modificare il disegno di legge in modo da impedire che si creino nuove disuguaglianze.

Luigi Carbone (Napoli Solidale Europa Verde) ha ricordato le parole di Calderoli contro l'omosessualità e offensive nei confronti di un ministro della Repubblica di pelle nera, parole che servono per inquadrare la personalità di chi firma questa proposta di riforma che discrimina il sud.

Gennaro Rispoli (Napoli Libera) ha ricordato le dinamiche sbilanciate che hanno contraddistinto il processo di centralizzazione amministrativa realizzato subito dopo l'unità d'Italia. Ha chiesto che questa riforma non sia l'ennesima occasione mancata per ridurre le diseguaglianze.

Giorgio Longobardi (Fratelli d'Italia) ha ricordato che il decreto legge è ancora in fase embrionale e sarà sicuramente emendato nel corso del dibattito parlamentare. Non bisogna poi fare l'errore di attribuire a questo tema la responsabilità di tutti gli elementi negativi che vive la città: Fratelli d’Italia non crede ad una autonomia che divide, ma è favorevole ad una autonomia che consenta di trattare tutti i cittadini allo stesso modo.

Flavia Sorrentino (Insieme per il futuro) si è detta contenta perché con questo Consiglio è arrivato un segnale all'Italia tutta. Il disegno di legge taglia fuori dallo sviluppo i cittadini del sud Italia, cancellando principi, tutele e garanzie di solidarietà proprie di un Paese civile. Il Sindaco deve essere capofila di una mobilitazione del sud per dire no all'autonomia che divide e che mortifica i diritti delle persone.

Dopo il dibattito il sindaco Manfredi ha sottolineato la complessità di un tema che affonda le sue radici nella storia di un Paese profondamente diviso, nel quale troppo spesso gli interessi di parte hanno preso il sopravvento su quelli nazionali. Occorre farsi portavoce di una visione di Paese unito contro qualsiasi forma di divario, una visione nella quale i Comuni sono chiamati a svolgere un ruolo centrale.

L’Aula è quindi passata all’esame degli ordini del giorno presentati dai consiglieri comunali.

Nino Simeone (Napoli Libera) ha ribadito la sua richiesta all'Aula e all'opposizione di votare tutti insieme a favore di una sola mozione d'indirizzo, unico modo per dare un mandato forte al Sindaco, una proposta non condivisa dal consigliere Salvatore Guangi (Forza Italia), nell'impossibilità di votare la mozione d'indirizzo senza autorizzazione del partito nazionale, e da Sergio D'Angelo (Napoli Solidale Europa Verde) in quanto la critica al progetto sull'autonomia differenziata parte da punti di vista diversi.

La mozione è stata quindi messa in votazione, senza la partecipazione del gruppo di Forza Italia, ed è stata votata all'unanimità. L'ordine del giorno del gruppo di Forza Italia, illustrato dalla capogruppo Iris Savastano, è stato invece respinto a maggioranza con l'astensione del sindaco Manfredi.

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