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15 Febbraio 2023 - 09:19
Appello al ministro Sangiuliano affinché si possa regolare il settore del divertimento offrendo più qualità
NAPOLI. «Diciamo no a Napoli capitale delle friggitorie. E lanciamo un appello al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano perché intervenga a salvaguardare il grande patrimonio culturale, artistico, storico e archeologico della città di Napoli messo in disarmo per incuria e abbandono da parte delle istituzioni». La crociata contro il degrado è stata annunciata ieri nel corso di una conferenza stampa. Emblematico il sito scelto per convocare la stampa: la stazione Bayard al corso Garibaldi, il più antico tronco ferroviario nella storia d'Italia, attualmente chiuso in un muro di cinta, tra erbacce e rifiuti, che ne cela la storia e la bellezza storico/architettonica.
Simbolo delle tante vecchie glorie partenopee che giacciono abbandonate. A lanciare il grido d’allarme, che raccoglie un sentimento diffuso tra i cittadini, i presidenti delle Associazioni “Nuove Socialità”, Salvatore Ronghi, “Informazione Giovani Europa”, Luigi Rispoli, “Comitato di Porto Salvo”, Antonio Pariante, “Carlo La Catena”, Nicola Perna. «Vogliamo raccogliere il malumore, il dissenso e le preoccupazioni di quanti, movimenti, associazioni, ma anche semplici cittadini, si sentono indignati per come la città si stia rapidamente trasformando in un gigantesco e incontrollato store food, a discapito di luoghi di produzione e diffusione culturale», ha detto Salvatore Ronghi denunciando l’assenza e il silenzio delle istituzioni cittadine su un tema di fondamentale importanza. «Il piano per la valorizzazione del centro storico giace nei cassetti del Comune, insieme con i fondi stanziati per il suo recupero. Ciononostante ha tenuto a precisare il presidente di Informazioni Giovani Europa non siamo contro i turisti, anzi. Ben vengano. Ma vogliamo offrire loro più qualità, più programmazione, più cultura, più pulizia e più legalità. Attributi che oggi purtroppo lasciano spazio all’incuria, all’improvvisazione e al degrado».
IL CENTRO STORICO. È proprio il cuore pulsante della città il focus del problema. Il Centro storico di Napoli, bene tutelato dall’Unesco, sta vivendo in effetti una trasformazione epocale del suo antico tessuto sociale, economico, produttivo e culturale senza che nessuno ci metta mano, senza un progetto e una programmazione che ne contenga i flussi. Un’anarchia socioeconomica dove pizzerie, friggitorie e fast food sorgono come funghi al posto di librerie, artigianato e servizi. Lo ha ricordato bene Antonio Pariante: «È incredibile il numero delle attività commerciali che stanno aprendo nei Decumani. Negli ultimi quattro anni hanno chiuso più di una trentina tra librerie e piccole case editrici. A Port’Alba, dove un tempo, non lontano, sorgeva la storica libreria Guida quell’era la strada delle librerie, ora ci sono numerosi locali sfitti che potrebbero trasformarsi anch'essi in friggitorie, “patatinerie”, gelaterie e centri scommesse, tradendo la sua vocazione culturale e degradandola sempre di più». Pariante richiama l’antico progetto Unesco per trovare un argine alla crescita incontrollata e speculativa di store food, B&B: «Occorre intervenire con urgenza, anche attraverso una verifica della attuazione del Grande Progetto Centro Storico valorizzazione del sito Unesco, completamente inattuato, per porre fine al degrado vincolando il numero dei locali commerciali e tutelando la presenza delle attività culturali».
LA STAZIONE BAYARD. Centro storico sì, ma non solo. «Le sorti dell'antica stazione Bayard dimostrano il degrado e l'illegalità in cui è finita Napoli a causa di amministrazioni incapaci di garantire la sicurezza urbana, l'ordine ed il decoro, fondamentali presupposti per lo sviluppo turistico di qualità», ha evidenziato a sua volta Luigi Rispoli. Il più antico tronco ferroviario d’Italia riveste un ruolo importante nell'ambito del progetto per il rilancio culturale di della città presentato ieri e che vivrà di altri appuntamenti pubblici. »Pensiamo di far tornare la Stazione al suo antico splendore destinandola a Museo della prima Ferrovia Italiana e a centro di informazioni turistiche dell'area metropolitana di Napoli».
APPELLO A SANGIULIANO. Il Comitato ha già preso contatti con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. «Abbiamo inviato un nostro appello ha riferito infine Nicola Perna per la costituzione di un Fondo Regionale a sostegno dell'editoria e per ripristinare il circuito delle librerie da piazza Cavour a piazza Dante». Un appello «affinché attraverso la valorizzazione dei beni storici e culturali e delle sue tante eccellenze, Napoli torni agli antichi splendori».
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