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Raccolta differenziata ferma al 38%

Raccolta differenziata ferma al 38%

Dibattito fra assessori, vertici Asia e consiglieri. Vari i progetti per ottimizzare il ritiro dell’immondizia

NAPOLI. Primo confronto in commissione Ambiente, presieduta da Carlo Migliaccio, con il neo assessore all'Igiene urbana del Comune di Napoli, Vincenzo Santagada, e con i vertici Asìa, per discutere del nuovo piano industriale e delle prospettive assunzionali dell’azienda.

DIFFERENZIATA FERMA. I numeri della raccolta differenziata sono eloquenti, ha denunciato Migliaccio: solo il 38% in città, un dato rispetto al quale occorre fornire incentivi e ricevere risposte adeguate. Risposte che Santagada chiede anche alle Municipalità con le quali ha avviato un confronto per ascoltare le esigenze dei territori e rilanciare un piano per il decoro della città al quale devono contribuire inevitabilmente anche i cittadini. Fra le prossime azioni un programma ci sono le ispezioni ambientali, in sinergia con Asìa e Polizia locale, e il potenziamento della rete di recupero dei rifiuti che deve ripartire dal miglioramento dello spazzamento e del riassetto dei siti di raccolta. Annunciata inoltre l'iniziativa “Quartiere pulito”, in collaborazione con le Municipalità, Asìa e Polizia locale.

NUOVE ASSUNZIONI. Ci sono poi in arrivo due nuovi bandi per l'assunzione di 100 autisti e 20 manutentori. Il capo delle Risorse Umane di Asìa, Benino Maddaluno, ha sottolineato che solo con questi nuovi arrivi si potrà rinnovare l’organico dell'azienda che, nonostante le recenti assunzioni, continua ad avere un’età media di 59 anni. È inoltre prevista la possibilità di scorrimento della graduatoria degli idonei e si sta studiando un piano di incentivazione all'esodo dei lavoratori per ulteriori assunzioni. il rilancio.

IL RILANCIO E I NUOVI PROGETTI. L’amministratore unico, Domenico Ruggiero, ha illustrato infine le linee operative di Asìa per rilanciare in città un modello efficiente di conferimento e raccolta dei rifiuti. Si punta a un modello differenziato in base alle caratteristiche dei vari quartieri che si articolerà secondo tre tipologie: al “porta a porta” tradizionale si affiancheranno, a livello sperimentale nella Municipalità 6, di elevata densità abitativa e particolare criticità, dei punti di raccolta fissi presidiati dove i rifiuti verranno regolarmente svuotati attraverso mezzi meccanici. Si punta poi alle isole ecologiche condominiali che partiranno a breve, in via sperimentale, sempre nella Municipalità 6. «Occorre infine - ha detto ancora Ruggiero - investire in logistica e autonomia impiantistica e puntare su forme di aggregazione con altre realtà extraurbane per ottimizzare i costi e rispondere meglio alle necessità attuali». L'obiettivo da raggiungere è quello del 45% di differenziata nel 2024 per arrivare al 60% nel 2027.

IL DIBATTITO CON I CONSIGLIERI. Al dibattito hanno preso parte i consiglieri Demetrio Paipais (Manfredi Sindaco) che ha lamentato il mancato decollo della differenziata in quartieri come Ponticelli, Barra San Giovanni e Secondigliano denunciando, inoltre, lo spettacolo indecoroso in altre zone della città come in piazza Garibaldi dove gli accumuli di rifiuti ha raggiunto punte insostenibili. Sergio D’Angelo (Napoli Solidale Europa Verde) ha chiesto invece un’azione diretta e forte del sindaco, «perché con Asìa si è assistito all'identico copione già visto con Abc» mentre Aniello Esposito (Pd) ha criticato le modalità utilizzate per le prossime selezioni per autisti e meccanici, per i quali sarebbe necessario favorire la forza lavoro priva di titoli di studio più elevati. Sulla raccolta stradale, va curato il decoro delle campane e la pulizia circostante e va chiarita la localizzazione del nuovo sito di compostaggio. Alessandra Clemente (Gruppo Misto) ha invece denunciato l’evidente fallimento del servizio di raccolta degli indumenti, che va interrotto e rivisto. Un argomento al quale si è agganciata anche Maria Grazia Vitelli (Pd) la quale ha concordato sulla pericolosità degli impianti di raccolta degli indumenti usati e sull'assenza di decoro in molte strade.Il problema in questione non è nuovo. Infatti più volte sono stati messi sotto accusa sia i contenitori che la modalità di conferimento la quale consente di sfilare gli indumenti, cosa che avviene puntualmente e quando non servono vengono abbandonati in strada anche per molti giorni. Un sistema dunque che vaquantomeno rivisto secondo le consigliere.

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