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Trema la gang di rapinarolex

Trema la gang di rapinarolex

Vip rapinati nel traffico a Milano, l’inchiesta si allarga: denunciato per ricettazione Matteo Cammarota

NAPOLI. La tentata rapina ai danni del procuratore sportivo Andrea Riso potrebbe essere in realtà soltanto la punta dell’iceberg. Grazie a un blitz-lampo messo a segno dalla Squadra mobile di Milano l’altro ieri sono finiti in manette i trasfertisti Antonio Forte, Vittorio Sorriente e Antonio Pipolo, tutti giovanissimi dalle fedine penali non proprio immacolate e tutti provenienti dai Quartieri Spagnoli. Gli inquirenti che stanno lavorando al caso ipotizzano però che la paranza possa essersi resa protagonista anche di altri colpi e che possa essere stata assistiti da almeno un altro complice.

Si tratta al momento è bene precisarlo di una mera supposizione investigativa, supportata tuttavia dal recente “fermo” di un altro giovanissimo. Pochi giorni prima della cattura della gang capeggiata dal rampollo Antonio Forte, figlio del ras Salvatore Forte “’o Dudù”, la polizia stradale, su imbeccata della Squadra mobile meneghina, ha infatti bloccato al casello autostradale di Caserta Nord un altro sospettato. Intercettato mentre si dirigeva verso Napoli, gli agenti hanno sottoposto a un accurato controllo Matteo Cammarota, altro ventenne dei Quartieri Spagnoli con alle spalle qualche guaio giudiziario.

Perquisita la vettura, i poliziotti hanno scoperto un Rolex dal valore di alcune decine di migliaia di euro che presentava il cinturino strappato. Gli investigatori sospettano che il prezioso orologio fosse il provento di un furto con strappo stessa tecnica impiegata dalla gang di Forte ma, sul punto, gli accertamenti sono ancora in corso. Il giovane al momento ha però intanto rimediato una denuncia per ricettazione, non avendo saputo giustificare la provenienza dell’orologio.

Indagini in corso per appurare l’esistenza di un eventuale collegamento tra lui e i tre arrestati. Quanto al trio Forte, Sorriente e Pipolo, entro oggi dovrebbe tenersi l’interrogatorio di garanzia davanti al gip. Piuttosto consistente l’accusa di cui la gang deve rispondere. I tre sono infatti indagati per tentata rapina aggravata. Martedì sera la paranza è entrata in azione seguendo un’Audi “R8” guidata dal manager Andrea Vincenzo Riso, giovane procuratore di un’agenzia che cura gli interessi di importanti calciatori, e che indossava un Rolex “Yatch Master 2” al polso dal valore di circa 40mila euro. In questo caso i tre hanno usato la tecnica dello specchietto rotto.

È accaduto in via Canonica dove c’è stata anche una colluttazione. Il cinturino si è rotto ma i tre banditi non sono riusciti a portare via il Rolex. In sella a due scooter, mentre gli agenti li avevano già individuati, erano arrivati a Rho e, abbandonati i motorini, erano andati a Paderno, dove li aspettava un’auto presa a noleggio giovedì per arrivare da Napoli a Milano. Ed è proprio qui che sono stati fermati Antonio Forte, Vittorio Sorriente e Antonio Pipolo, tutti già da tempo noti alle forze dell’ordine. Sono sospettati, per via della loro tecnica, anche di altri colpi consumati delle settimane scorse ai danni di altre vittime facoltose.

Tra i tre arrestati Forte è sicuramente quello dalla caratura criminale più consistente. Qualche anno fa il rampollo della mala quartierana era scampato a un agguato ed era poi stato arrestato in Spagna dopo un breve periodo trascorso in latitanza. Forte in passato si è a sua volta reso protagonista di un agguato.

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