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Armato fino ai denti, arrestato il ras dei Grimaldi

Armato fino ai denti, arrestato il ras dei Grimaldi

Cosa dovessero fare o perché stavano tutti insieme in macchina all’Arenella resterà probabilmente sempre un mistero. Ma proprio l’anomalia rappresentata da sei uomini in una sola autovettura, addirittura una Smart, ha attirato l’attenzione dei carabinieri in via Gabriele Jannelli e come conseguenza ha provocato l’altro ieri l’arresto di Ciro Granillo, 31enne figlio naturale del boss ergastolano Ciro Grimaldi detto “Settirò”. Aveva una pistola addosso: una “Beretta” con dieci colpi nel caricatore, pronta a sparare. Mentre sono stati rilasciati gli altri, tra cui un pezzo da novanta del clan di Soccavo: Pasquale Grimaldi, che indossava un giubbotto antiproiettile. Ciro Granillo e Pasquale Grimaldi, 44enne figlio di Ciro “Settirò”, sono fratelli ritenuti dagli investigatori attualmente ai vertici della storica famiglia malavitosa di Soccavo entrata di nuovo in contrasto l’estate scorsa con i Vigilia. Una guerra durata fino a ottobre con ripetuti colpi su entrambi i fronti e due agguati mortali a esponenti del gruppo “scissionista”. Ma da allora le armi hanno taciuto, cosicché gli investigatori esperti vanno con i piedi di piombo nel valutare l’arresto del 31enne. In ogni caso, non potendosi fare il processo alle intenzioni, resta esclusivamente il fatto di cronaca. Era da poco calata la sera e in sei stavano viaggiando nell’autovettura quando i carabinieri li hanno fermati, scoprendo e sequestrando una pistola e un giubbotto antiproiettile. Nel cuore del quartiere Arenella, mezz’ora dopo, i carabinieri del nucleo operativo della compagnia Napoli Vomero hanno arrestato per porto abusivo di arma clandestina, aggravato dal metodo mafioso, il 31enne di Soccavo Ciro Granillo, ritenuto attiguo al clan Grimaldi parentela a parte. Da sei mesi era tornato in libertà dopo aver scontato ben undici anni di reclusione per associazione. Il blitz è scattato in via Gabriele Jannelli, all’ altezza dell’ingresso della Tangenziale. Con Ciro Granillo c’era il 44enne Pasquale Grimaldi, più che noto alle forze dell’ordine e scarcerato da non molto tempo , che indossava un giubbotto antiproiettile: circostanza che non integra alcun reato e fa pensare a una possibile ipotesi di conseguenze penali gli altri quattro fermati, di età compresa tra i 20 e i 30 anni. Il controllo alla circolazione stradale si è trasformato in qualcosa di più proprio perché i carabinieri li conoscevano e hanno deciso di vederci chiaro in quella strana situazione: in sei in una macchina così piccola era effettivamente troppo strano. Ciro Granillo, sottoposto a perquisizione per primo, è stato trovato in possesso di una pistola Beretta pronta a sparare, calibro 9x21 con matricola cancellata e dieci colpi nel caricatore. Nessuno si è agitato e l’arma è stata presa e sequestrata. Stessa sorte anche per il giubbotto di protezione che indossava Pasquale Grimaldi. L’arrestato ora è nel carcere di Secondigliano mentre proseguono le indagini per cercare di ricostruire ciò che era eventualmente successo in precedenza.

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