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A Palazzo Reale il museo dedicato a Caruso

A Palazzo Reale il museo dedicato a Caruso

«Con Caruso nasce l’affermazione della canzone napoletana nel mondo, ma lui fu anche imprenditore eccellente di sé stesso capendo il valore dell’industria discografica, intuendo il valore commerciale della musica». Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano intervenendo alla conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Spadolini del Ministero a Roma per la presentazione del “Museo Caruso”, struttura permanente dedicata a Enrico Caruso all’interno del Palazzo Reale di Napoli, dipinge il tenore a tutto tondo riconoscendo che «se la canzone napoletana ora è universalmente riconosciuta come un valore artistico di grande eccellenza» lo si deve a lui. «Caruso resta uno dei personaggi più emblematici e rappresentativi», ha sottolineato il titolare del Mic indicando Caruso come il tenore probabilmente più conosciuto nel mondo, di cui a breve si celebra il 150esimo anniversario della nascita. Ragion per cui «un riconoscimento a Caruso è un riconoscimento identitario alla nostra storia» e da qui Sangiuliano lancia un appello al sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, rappresentato al Mic dall'assessore Teresa Armato, affinchè «l'aeroporto di Napoli sia intitolato proprio a Caruso». Si parte però con il museo che verrà allestito in un unico grande spazio, la monumentale sala Dorica che accoglierà non una semplice esposizione di cimeli ma una vera e propria stanza delle meraviglie, con animazioni in 3d e piattaforme multimediali, postazioni e installazioni musicali e cinematografiche, un caleidoscopio di effetti rivolto a un pubblico eterogeneo. L'apertura è prevista per il 20 luglio alla presenza di autorità rappresentative dei forti legami di Caruso con gli Stati Uniti, quali il sindaco di New York e il direttore del Metropolitan Opera House. Alla presentazione sono intervenuti oltre al ministro Sangiuliano, il direttore generale dei Musei Massimo Osanna, il direttore di Palazzo Reale di Napoli Mario Epifani, la curatrice del “Museo Caruso”, la musicologa Laura Valente. «Enrico Caruso è un esempio eccelso del genio italico, capace di innovare nel solco della tradizione comprendendo a pieno come valorizzare il proprio talento nel segno della modernità. Fu il primo cantante della storia della musica mondiale a capire e a utilizzare le immense potenzialità dell'industria discografica. La popolarità globale della canzone napoletana è intimamente legata al suo nome. Il suo vissuto personale e il legame con Napoli hanno informato tutta la sua produzione creativa. Ciò nonostante, Caruso ha avuto un rapporto tormentato con la propria città. Egli portò Napoli nel mondo e ora Napoli, a 150 anni dalla nascita, risana questo vulnus onorandolo con un museo che sorge nello stesso complesso del suo amato Teatro di San Carlo» ha concluso Sangiuliano. «L’allestimento di un museo dedicato ad Enrico Caruso costituisce un traguardo importante per il sistema museale nazionale - ha affermato Osanna - e per i musei italiani che ancora una volta dimostrano la loro capacità di aggiornarsi». «L'apertura di un museo permanente dedicato a Caruso rientra tra gli interventi finanziati dal Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” - ha spiegato Epifani - Il Palazzo Reale di Napoli rende così omaggio al grande tenore che ha avuto riconoscimenti in tutto il mondo, ma singolarmente non nella città in cui nacque e morì, fino ad oggi». L'iniziativa si avvale della collaborazione di partner "carusiani" da tutto il mondo, a partire dagli Archivi Ricordi e Puccini fino ai grandi teatri d'opera. Fondamentale la sinergia con un donatore speciale, Luciano Pituello, che con la sua Associazione Museo Enrico Caruso, Centro Studi Carusiani di Milano, ha dedicato tutta la sua vita a collezionare cimeli e incisioni originali e che ha deciso di donare la maggior parte dei rari materiali di proprietà del Museo come atto di generosa condivisione di un progetto definitivo sul grande tenore. Il Fondo Pituello sarà il fulcro della nuova installazione a Napoli. Il Comune Napoli donerà atto di nascita e morte al museo Caruso. Un evento che si terrà il 25 febbraio con il sindaco Manfredi.

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