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Infermieri aggrediti, l'ordine: «Siamo allo stremo»

Infermieri aggrediti, l'ordine: «Siamo allo stremo»

«Gli infermieri svolgono un essenziale servizio di pubblica utilità e solo per questo finora abbiamo garantito assistenza senza mai fermarci, anche operando in situazioni difficili, aggressioni e violenze comprese. Ma ora siamo allo stremo. Non sono bastati fin qui le denunce, gli appelli, gli allarmi lanciati alle forze dell’ordine e di Governo del territorio. Forse si attende il caso eclatante. Oppure che gli infermieri, esasperati e frustrati, incrocino le braccia per difendere il diritto all’integrità fisica, al rispetto, a lavorare senza essere continuamente aggrediti, minacciati, offesi e vituperati». A dirlo la presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli, Teresa Rea (nella foto), commentando la duplice aggressione ai danni di due infermieri avvenuta la notte scorsa all’ospedale dei Pellegrini da parte del figlio di un paziente che era giunto in arresto cardiaco al nosocomio della Pignasecca ed era poi deceduto nonostante l’intervento del personale sanitario. «Ringrazio il direttore generale dell’Asl Napoli 1,Ciro Verdoliva, per la solidarietà manifestata e per la precisa presa di posizione contro ogni forma di violenza ai danni degli infermieri», aggiunge la Rea esprimendo piena solidarietà dell’Ordine ai colleghi aggrediti. «Una vicinanza che apprezziamo, ma che non attenua i sentimenti di rabbia, di paura e di sfiducia che pesano sui colleghi dell’ospedale dei Pellegrini e in tutti quelli che operano nei pronto soccorso dei nosocomi napoletani. A essi va la vicinanza e la comprensione di tutta la professione, messa ogni giorno alla prova da condizioni di lavoro ormai insostenibili» conclude la presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli.

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