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21 Febbraio 2023 - 09:42
NAPOLI. Il processo di secondo grado che ha portato alla sbarra il gotha del clan D’Ausilio si avvicina alle battute finali. L’udienza celebrata ieri mattina è stata caratterizzata dalla requisitoria del procuratore generale Cilenti, che, al netto di una manciata di richieste di patteggiamento, ha invocato la sostanziale conferma della sentenza di primo grado. Nella precedente udienza celebrata innanzi alla Quinta sezione della Corte d’assise d’appello il pg aveva dato parere favorevole alle richieste di concordato avanzate da alcuni imputati, ma le riduzioni di pena rischiano di essere piuttosto modeste, come nel caso del boss Antonio D’Ausilio (nella foto), che potrebbe ottenere uno sconto di due anni sui 18 già rimediati, del pentito Alessandro De Falco, che otterrebbe una riduzione di tre mesi. Vittorio Albano, reduce dall’ergastolo incassato nel rito abbreviato, e Grazia Sarnelli, entrambi difesi dall’avvocato Luca Felaco, hanno invece deciso di “giocarsela” fino in fondo, senza dunque chiedere alcun patteggiamento e senza ammettere gli addebiti. Per Ciccarelli Biagio, difeso dall’avvocato Luigi Poziello, il pg ha chiesto 6 anni di reclusione (a fronte degli 8 anni rimediati in primo); per Eugenio Ciotola, difeso dall’avvocato Carmine Di Somma, ha chiesto anni 3 mesi 6 (primo grado 4 anni). La palla passa adesso al collegio difensivo (composto tra gli altri dagli avvocati Giuseppe De Gregorio e Raffaele Chiummariello), chiamato alle discussioni conclusive. A marzo scorso il clan D’Ausilio aveva incassato sedici condanne. Fine pena mai per Vittorio Albano, ritenuto uno dei killer del parcheggiatore Gaetano Arrigo. Condanne severe anche per i ras: Antonio D’Ausilio ha rimediato 18 anni. Il fratello Felice D’Ausilio, poi pentitosi, ha invece incassato 12 anni. Biagio Ciccarelli aveva rimediato 8 anni; Eugenio Ciotola, 4 anni; Concetta D’Alterio, 2 anni e 6 mesi; Felice D’Ausilio, 12 anni, Alessandro De Falco, pentito, 14 anni; Giuseppe De Falco, 12 anni; Romualdo Diomede, 12 anni; Gaetano Fiorentino, 12 anni; Aniello Mosella, 12 anni; Gianluca Noto, pentito; 6 anni; Maria Poerio, 2 anni e 2 mesi; Daniele Raiano, 6 anni; Grazia Sarnelli, 3 anni, Lucian Mihai Stanica, pentito, 12 anni; mentre Pasqualina Cirella era stata assolta.
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