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22 Febbraio 2023 - 09:27
«All’appello dei sanitari dell’ospedale Pellegrini col quale chiaramente dicono: “Aiutateci o lasciamo”, non si è fatta attendere la risposta della Questura di Napoli la quale ha già deciso che a tutelare i sanitari e i cittadini in quella struttura, sarà un “solo poliziotto”». Dura la protesta del sindacato di polizia Coisp che, attraverso il suo rappresentante partenopeo Giuseppe Raimondi, ha fortemente criticato la scelta del Questore di Napoli di predisporre un servizio di drappello composto da un unico poliziotto per turno, quasi a considerarlo, ganno detto su «superpoliziotto stile film americani, dove l’eroe di turno è in grado, con i suoi superpoteri, di contenere e sconfiggere tutti i malviventi». L’ironia è amara, ma le parole che seguono sono il segnale di un disagio insostenibile: «L’elefante ha partorito un topolino - ha commentato il segretario generale Coisp di Napoli Raimondi – questa pare sia la strategia che la Questura ha voluto mettere in atto per contrastare i fenomeni di violenza che si stanno perpetrando ormai da tempo, in tanti ospedali partenopei e no, fra cui il Pellegrini. L’intenzione della Questura pare sia quella di predisporre un solo poliziotto per turno. Ma la triste realtà è che, all’incolumità del personale sanitario di quella struttura, si aggiungerebbe anche il rischio dell’incolumità dell’unico poliziotto predisposto per il servizio di drappello. Ci chiediamo come solo lontanamente si possa pensare di realizzare una cosa del genere con l’impiego di una sola persona quando, solo qualche giorno fa a Napoli, all’interno di un Ufficio di Polizia nella zona Vicaria, un delinquente non ha esitato ad entrare e ferire due persone». Per il Coisp a pagarne le conseguenze fisiche, ed eventualmente anche penali in caso di rissa o aggressione fisica, sarebbe solo il poliziotto. Ed è per tale ragione che, ier mattina, i vertici del sindacato hanno espresso al Questore di Napoli, la totale contrarietà ad un impiego tanto esiguo all’interno del drappello presso il Pellegrinichiedendo «l’impiego di almeno tre unità per turno, garantendo fra essi anche la figura di un ufficiale di Polizia Giudiziaria. Solo così -ha concluso Raimondi – si potrebbe garantire la sicurezza di tutti». Intanto ieri Ciro Verdoliva, direttore generale dell’Asl Napoli 1, ha annunciato che dal primo marzo alle ore 14 il Pellgrini avrà il suo drappello. Di quanti uomini possa essere composto però, non si sa. Preoccupazione ha espresso anche Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up, sindacato degli infermieri italiani in merito alla composizione, dove si profila, del drappello. «Ciò che ci fa preoccupare, oltre ai vili e inspiegabili fenomeni di violenza, è la tardiva risposta di un Ministero degli Interni che aveva inserito proprio il Vecchio Pellegrini, a metà gennaio, insieme al Cardarelli e all'Ospedale del Mare, tra le strutture regionali destinate immediatamente al ripristino dei presidi di pubblica sicurezza. A quanto ci risulta, invece, sarebbero intervenuti i carabinieri della stazione di San Giuseppe». Ma ad un personale accertamento del sindacato è emerso che, eccezion fatta per il Pellegrini, «per il momento ciò che è stato annunciato pare che non sia ancora avvenuto, e le aziende sanitarie sarebbero state informate che il tanto atteso cambiamento, così come previsto per numerose strutture, sarebbe imminente».
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