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23 Febbraio 2023 - 10:29
. Luigi Masiello avrebbe rimproverato e allontanato in malo modo un conoscente intento a importunare in piazza Montecalvario i giovani che entravano, o uscivano, dal bar gestito dalla moglie. L’uomo, che secondo fonti di strada in passato era vicino al gruppo Saltalamacchia prima che il clan lo cacciasse perché spesso si ubriacava, sarebbe andato via per poi tornare armato una ventina di minuti dopo. Raggiunto il 42enne di largo Baracche, soprannominato “Ginetto”, gli avrebbe esploso contro un colpo di pistola ferendolo alla spalla sinistra. Non è certo, e non lo si potrà mai sapere senza ombra di dubbio, che fosse sotto l’effetto dell’alcool o di stupefacenti. Ecco, secondo quanto trapelerebbe attraverso fondi confidenziali, il retroscena del tentato omicidio di Luigi Masiello, estraneo alla malavita organizzata, ferito in maniera seria nella notte di domenica in piazza Montecalvario. Ai carabinieri che indagano sull’episodio è bastato pochissimo tempo per escludere il movente mafioso: l’agguato, premeditato se la dinamica ipotizzata sarà confermata dagli accertamenti, sarebbe maturato per vendetta nei confronti del 42enne. Ma quest’ultimo , sottolineano gli investigatori, non avrebbe fatto altro che impedire all’altro di continuare a dare fastidio agli avventori. Il ferimento di Luigi Masiello è stato solo uno degli episodi che hanno reso i Quartieri Spagnoli, tra la sera di sabato e l’alba di domenica, un inferno. Ma è stata sicuramente la vicenda più grave, il cui possibile sviluppo sarebbe un arresto per tentato omicidio proprio perché sarebbe avvenuta in due fasi: prima il litigio davanti a decine di testimoni, poi il ritorno dello sconosciuto con la pistola addosso per sparare a “Ginetto”. Nessun dubbio che l’evento di sangue sia avvenuto nel luogo indicato dalla vittima, dove gli i9nvestigatori hanno trovato molteplici tracce utili alle indagini. Così potrebbero risultare importanti le immagini delle telecamere della zona, sia pubbliche che private. Dunque, per i carabinieri la ricostruzione dell’ennesima notte di paura è cominciata dall’episodio più grave, quello che ha avuto come vittima il 42enne Masiello, imparentato con l’omonima famiglia di mala di largo Baracche, ma senza precedenti a carico per camorra. Luigi detto “Ginetto” è rimasto vittima di un agguato che nelle prime battute appariva misterioso proprio per l’estraneità della vittima a contesti malavitosi organizzati. A tarda notte i carabinieri del nucleo Radiomobile di Napoli e del nucleo Operativo Centro sono intervenuti in piazza Montecalvario per la segnalazione dell’uomo ferito con un colpo d’arma da fuoco. Ma già secondo la prima ricostruzione più completa il marito della proprietaria di uno dei bar della zona, avrebbe litigato con uno sconosciuto. Quest’ultimo, non subito ma dopo essersi procurato l’arma da fuoco, sarebbe tornato con intenzioni bellicose. Luigi Masiello è ricoverato all’ospedale Pellegrini ma non è mai stato in pericolo di vita.
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