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26 Febbraio 2023 - 08:00
NAPOLI. Ancora una notte di violenza giovanile, con vittime, aggrediti, pistoleri improvvisati e minorenni armati di coltello. Un fenomeno che nonostante ogni sforzo non riesce a essere arginato e che ha visto ieri come ennesima vittima un 19enne di Scampia: Pasquale Carrano, incensurato. Trasportato da 2 amici all’ospedale Don Bosco in gravi condizioni, è stato operato e salvato dai chirurghi del pronto soccorso ostetrico. Ma il lieto fine, rispetto al rischio corso, non deve farci sorridere: l’emergenza baby gang continua. Era passata circa mezz’ora dall’una (nella notte tra venerdì e sabato) quando il 19enne è arrivato al Don Bosco per una profonda ferita all’addome. È chiaramente un codice rosso e in preda allo choc riesce a dire poco: «Sono stato aggredito da 2 o 3 persone al Monte Rosa». Sul posto si precipitano i poliziotti del commissariato San Carlo Arena, che con la squadra giudiziaria sta conducendo le indagini. In attesa che le condizioni del giovane migliorino e possa raccontare di più, la pista maggiormente battuta condurrebbe a una vicenda di contrasti tra gruppi di coetanei, probabilmente pregressi e sfociati nel grave episodio, di cui Pasquale Carrano è parte lesa. Vengono esclusi contorni camorristici. In via Monte Rosa, luogo dell’accoltellamento, gli investigatori hanno compiuto un sopralluogo già nella notte e poi ieri mattina, arrivando alla conclusione che effettivamente è là che il 19enne è stato ferito. Nonostante lo choc e il sangue perduto sarebbe riuscito a chiedere aiuto e 2 amici sarebbero accorsi mettendolo in macchina e accompagnandolo di corsa all’ospedale, dov’era attivo solo il pronto soccorso ostetrico. I medici presenti nel nosocomio hanno ugualmente deciso di intervenire immediatamente salvandogli la vita, nonostante il protocollo preveda di chiamare il 118 per trasportare la persona in emergenza in un pronto soccorso adibito a questi casi. «Voglio complimentarmi personalmente con i medici che hanno deciso di intervenire e salvare la vita a questo ragazzo. Questo ennesimo episodio dimostra ancora una volta la grave carenza che ha la nostra Regione in tema di pronto soccorso. Le tante chiusure hanno impoverito l’offerta sanitaria e le strutture non riescono più a rispondere alle esigenze dei cittadini. Solo pochi giorni fa il pronto soccorso Obi dell’ospedale Cardarelli ha bloccato i ricoveri per il raggiungimento della capacità massima. Un video girato all’interno delle corsie dell’ospedale collinare napoletano mostra una situazione insostenibile, barelle ovunque e personale sanitario costretto a lavorare in condizioni intollerabili. Aggressioni ai lavoratori continue che invece di diminuire si moltiplicano giorno dopo giorno, come un virus che si sta diffondendo in tutte le regioni d’Italia. A breve sarà attivato un presidio di Polizia all’interno dell’Ospedale Pellegrini, una vittoria anche nostra», ha commentato Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra.
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