Cerca

Interrotto summit di camorra, preso il ras Frizziero

Interrotto summit di camorra, preso il ras Frizziero

Arrestati il ras Alvino e i 2 cugini Rossi: Vincenzo e Giuseppe

NAPOLI. Un summit armato in un appartamento adibito a nascondiglio del gruppo Frizziero nel cuore della Torretta, in via Santa Maria della Neve. Erano in 3, tra i quali il 36enne ras Alvino (fu Orlando) e 2 giovani leve di malavita: Vincenzo Rossi e Giuseppe Rossi “o’ boxer”, cugni tra loro. Il primo, originario del Vomero ma frequentatore dei Quartieri Spagnoli, fu la vittima della “gambizzazione” che diede vita alla rappresaglia con la sparatoria nel piazzale dell’ospedale dei Pellegrini.

Secondo gli investigatori i componenti del terzetto, ora in carcere, stavano discutendo su come organizzarsi per eventuali attacchi o difesa in relazione ai contrasti con gli Strazzullo, clan ritornato forte tra Chiaia e Mergellina e collegato a esponenti della camorra di Secondigliano. Sono stati i Falchi del commissariato San Ferdinando a stringere le manette intorno ai polsi di Alvino Frizziero, Vincenzo Rossi di 26 anni e Giuseppe Rossi, 28enne in passato ritenuto vicino ai Sibillo e imparentato indirettamente con i ras della Torretta.

Gli investigatori venerdì sera, nel transitare in via Santa Maria della Neve, hanno notato 2 giovani che indossavano caschi integrali nei pressi della porta d’ingresso di un’abitazione e li hanno controllati. Gli stessi poliziotti sono poi entrati nel “basso”, dove hanno sorpreso anche un altro uomo scoprendo nel corso di una rapida perquisizione una scatola di scarpe con 2 pistole semiautomatiche, una calibro 9x19 e una 7x6 con matricola cancellata, entrambe munite di cartucce.

Ma non è finita: gli operatori, con il supporto degli agenti del Reparto prevenzione crimine Campania, hanno trovato nel soppalco del bagno un sacchetto in stoffa con all’interno un borsello con 26 cartucce di varia misura. Cosicché per i fermati, tutti con precedenti di polizia, sono scattate le manette per detenzione illegale di armi e munizioni, detenzione abusiva di armi clandestine e ricettazione. È da novembre scorso che gli ambienti malav itosi della Torretta appaiono spaccati in due: da un lato gli Strazzullo con i quali si sarebbero schierati alcuni esponenti del gruppo Cirella e malavitosi di Secondigliano; dall’altro i Frizziero-Piccirillo. Il contrasto non è da poco se si pensa che da allora sono successe molte cose: Massimo Laviano detto “terremoto”, legato ai Piccirillo e parente dei Frizziero, è stato ferito; in un altro episodio la pistola si è inceppata appena in tempo evitando un probabile omicidio a un componente del gruppo Cirella; 2 pistoleri hanno sparato a raffica contro la palazzina in cui abita il ras Alvino fu Orlando; si sono verificate scorribande armate, culminate in un’occasione in una “stesa”. Fino al momento di una tregua (di cui abbiamo scritto l’altra settimana) che finora ha tenuto. Ora però il summit interrotto dai Falchi di San Ferdinando fa temere una nuova escalation di contrasti, anche se con meno persone pericolose in giro.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori