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03 Marzo 2023 - 09:05
Trappola mortale tra Volla e Ponticelli, ammazzato il 58enne Pasquale Manna: ipotesi vendetta per il suo nuovo affare
NAPOLI. Da tempo aveva saldato il proprio debito con la giustizia, ma non aveva mai interrotto la carriera criminale. Pasquale Manna, 58enne dal casellario giudiziale a dir poco consistente, negli ultimi tempi aveva addirittura deciso di rilanciarsi gettandosi a capofitto nel business dell’importazione di carburanti dall’Est Europa: una mossa che potrebbe aver pagato a carissimo prezzo. Intercettato da un commando di sicari proprio mentre si trovava in una pompa di benzina nel comune di Volla, è stato trafitto da una pioggia di piombo.
Nonostante le gravissime ferite riportate, Manna è riuscito a mettere in moto la sua Renault “Twingo” e a scappare in direzione di Ponticelli. Per lui non c’è stato però nulla da fare. Dopo una manciata di chilometri, in via Ravioncello, il pregiudicato è uscito dall’abitacolo e, ormai esanime, si è accasciato al suolo in una pozza di sangue. Quello di Pasquale Manna era da lungo tempo un volto noto agli archivi di inquirenti e forze dell’ordine.
Originario di Casalnuovo, comune nel quale risiedeva tuttora, il 58enne, noto nell’ambiente con l’alias di “Paqualino”, in passato ha scontato una lunga condanna per associazione mafiosa: è stato infatti accusato di essere stato il reggente del clan Veneruso-Rea dopo la cattura del ras Francesco Rea. Negli anni successivi ha poi scontato una pena per racket: sarebbe stata sua, infatti, la tentata estorsione ai danni di un cantiere dell’alta velocità nel Vesuviano.
Per questa vicenda Menna si è però sempre professato innocente. Scarcerato definitivamente nel 2010, il ras di Casalnuovo era attualmente sotto processo per un’altra vicenda estorsiva, una tangente che stavolta avrebbe imposto a un’agenzia di pompe funebri. Da qualche tempo, stando ad alcune informative redatte sul suo conto, “Paqualino” si era interessato all’affare dell’importazione di carburanti dall’Europa dell’Est. Una torta a dir poco ghiotta, sulla quale da alcuni anni a questa parte si sono lanciati quasi tutti i clan attivi nella periferia orientale di Napoli, soprattutto i Mazzarella-D’Amico e i De Micco, senza dimenticare i Moccia di Afragola.
Manna è questa la principale ipotesi al vaglio potrebbe aver pestato i piedi a qualcuno di loro. In passato il ras di Casalnuovo ha avuto degli aspri contrasti anche con i Sarno, ma gli inquirenti che stanno lavorando al caso ritengono poco attendibile la pista di un vecchio regolamento di conti. Le indagini sull’omicidio di Pasquale Manna sono adesso condotte dai carabinieri, subito accorsi poco prima delle 17 di ieri in via Ravioncello. Isolata la scena del crimine e constatato il decesso del 58enne, i militari dell’Arma hanno quindi effettuato tutti gli accertamenti balistici del caso: stando ai primi riscontri, Manna sarebbe stato ucciso dai colpi di pistola ricevuti al torace.
Agli investigatori è bastato poi per risalire poi al punto in cui è avvenuto l’agguato: il vicino comune di Volla, precisamente in un distributore di carburanti. È qui che è scattata la trappola costata la vita all’aspirante manager del gasolio.
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