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Quartieri Spagnoli, “graziato” il pistolero dei vicoli

Quartieri Spagnoli, “graziato” il pistolero dei vicoli

NAPOLI. Vendette “familiari” ai Quartieri Spagnoli per vendicare la ragazzina sfregiata dall’ex fidanzato, niente stangata per Silvestro Piccirillo, l’uomo accusato di aver fatto fuoco contro Giovanni Savio. Processato con il rito abbreviato, il 43enne di Montecalvario è infatti riuscito a cavarsela con una condanna piuttosto mite: 2 anni e 10 mesi, a fronte degli otto anni chiesti invece dal pubblico ministero. Il giudice del rito abbreviato, accogliendo in pieno le argomentazioni dei difensori di Piccirillo, gli avvocati Leopoldo Perone e Giovanni Conti, ha escluso per l’imputato l’aggravante della finalità mafiosa, concedendogli le attenuanti generiche e l’attenuante della provocazione. In sostanza è rimasta in piedi la sola accusa di lesioni. Nelle scorse settimane, dopo il favorevole verdetto del Riesame, il presunto pistolero aveva tra l’altro ottenuto anche i domiciliari. Silvestro Silvestro Piccirillo, 43enne figlio del ras “Tore ’e Silvestro”, era stato arrestato ad agosto con l’accusa di essere il sicario che il 16 luglio scorso ha gambizzato il commerciante Giovanni Savio: quest’ultimo sarebbe stato ferito a colpi di pistola nell’ambito di una vendetta trasversale scaturita dall’atroce torto subito da una ragazzina di appena 12 anni, di cui Piccirillo è un parente stretto, sfregiata con un coltello dall’ex fidanzatino, a sua volta parente del boss detenuto Mario Savio. La cattura di Piccirillo è avvenuta al termine della fulminea attività di indagine condotta dai detective della Squadra mobile, i quali hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Silvestro Piccirillo, 43 anni, finito in manette con l’accusa di lesioni e detenzione e porto in luogo pubblico di arma comune da sparo, reati aggravati dal metodo mafioso. Sarebbe stato Piccirillo, dunque, il 16 luglio scorso, nella zona dei Quartieri Spagnoli a sparare al commerciante per vendetta, ferendolo alle gambe. Giovanni Savio è stato ferito intorno alle sei in vico Due Porte a Toledo mentre si accingeva ad alzare la serranda del proprio locale, la vineria “Stà ben”. Stando a quanto riferito dal diretto interessato alla polizia, a entrare in azione sarebbero stati tre sicari, giunti sul posto in sella a un solo scooter. Sulla scena la Scientifica ha poi repertato due bossoli. Savio, nipote del ras detenuto Mario Savio “’o bellill”, dal canto proprio aveva fornito indicazioni piuttosto generiche in merito all’identikit degli aggressori e al possibile movente. La polizia è comunque riuscita a venire a capo del giallo in meno di un mese grazie all’attenta analisi delle immagini registrate da alcune telecamere della zona. Sotto inchiesta c’è tra l’altro anche una seconda persona, il guidatore dello scooter sul quale viaggiava Piccirillo, a carico della quale non è stata però emessa alcuna misura cautelare: il “pilota” resta dunque indagato a piede libero. «Non sono uscito di casa per cercarla né tantomeno per ucciderla». Così, piangendo, il 16enne che a Montesanto ha sfregiato l’ex fidanzata 12enne si era espresso nel breve colloquio avuto nella caserma dei carabinieri con la madre e l’avvocato.

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