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06 Marzo 2023 - 08:56
NAPOLI. In un giorno sono cento le firme in più in calce alla petizione che il presidente del comitato Valori collinari, Genanro capodanno, ha aperto sulla piattaforma Change.org con la quale chiede di vincolare la destinazione d’uso del cinema Metropolitan in modo che al suo posto non si apra l’ennesimo supermercato o una sala bingo o un garage. «Un nuovo importante traguardo, che testimonia l’interesse suscitato nella cittadinanza dalla vicenda, con la palese manifestazione della volontà di non perdere l’importante presidio culturale. Martedì, in occasione del tavolo di lavoro, convocato a Roma dal ministro per la Cultura Gennaro Sangiuliano, la petizione sarà trasmessa al ministro affinché se ne tenga il debito conto» ha detto Capodanno. Cento firme in un giorno non sono certo poche e testimoniano la crescente voglia di intervenire su un argomento che, forse, partito in sordina, ora sta interessando via via sempre più esponenti della società civile e della politica. Per la enatrice Vincenza Aloisio, membro M5S della Commissione Cultura «lo storico cinema Metropolitan di Napoli ai piedi dell’altrettanto storico palazzo Cellamare a Chiaia rischia di chiudere i battenti dopo oltre 70 anni dalla sua apertura e con lui uno degli attrattori principali del capoluogo partenopeo, progettato della prima architetta napoletana Stefania Filo Speziale» «Si tratta dell'ennesimo segnale negativo per tutto il comparto culturale partenopeo- continua - che da anni vede chiudere tanti luoghi rappresentativi della città depauperando il tessuto cittadino di siti d'interesse culturale in luogo di street food e “mercatoni” di proprietà straniera». Negli ultimi tempi, sempre a Napoli, un caso analogo ha interessato la storica libreria Tullio Pironti e la stessa Feltrinelli sta al momento ridimensionando i suoi locali eliminando il bar caffetteria interno che era anche sede di eventi culturali. Un fenomeno che investe ovviamente non solo il capoluogo campano ma tutte le città italiane. «Accogliamo positivamente la convocazione da parte del ministro Sangiuliano di un tavolo di lavoro per cercare soluzioni sul Metropolitan- conclude Aloisio -ma serve subito una strategia più complessiva che coinvolga tutte le Istituzioni non solo a livello locale ma nazionale: presenterò una mia interrogazione per chiedere al ministro come intende intervenire per salvaguardare le istituzioni e i luoghi di particolare interesse culturale e il connesso comparto occupazionale, intervenendo in modo strutturale attraverso un'apposita e ampia disciplina nazionale che definisca vincoli ulteriori e specifici per tutelare le categorie merceologiche di botteghe tradizionali, negozi storici, librerie, cinema, auditorium e altri storici attrattori culturali». Domani a Roma dovrebbe esserci una prima risposta alle pressanti domande dei napoletani e non solo circa la sorte del Metropolitan. Domani infatti il ministro Sangiuliano ha convocato un tavolo di lavoro al quale siederanno i gestori del cinema, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il direttore generale Abap Luigi La Rocca e il consigliere del ministro Luciano Schifone.
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