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Racket a Scampia, i Notturno in aula

Racket a Scampia, i Notturno in aula

Racket degli alloggi popolari al Lotto P di Scampia, Marino e Pandolfi chiedono il rito abbreviato

NAPOLI. Racket degli alloggi popolari a Scampia, i presunti emissari del temibile clan Notturno preferiscono non correre rischi e, dopo l’arresto incassato a settembre scorso, chiedono di essere processati con il rito abbreviato, puntando così a un sostanzioso sconto di pena in caso di eventuale condanna. Leopoldo Marino (nella foto a destra) e Carmine Pandolfi (nella foto a sinistra), alias “Braciola”, entrambi assistiti dall’avvocato Dario Carmine Procentese, conosceranno il proprio destino giudiziario il prossimo 19 aprile, quando il gip del tribunale di Napoli scioglierà la riserva in merito alla richiesta avanzata dai due imputati. Nelle Case dei Puffi a Scampia a luglio 2021 il gruppo dello Chalet Bakù, Raia-Notturno, subentrò alla Vanella Grassi e così due emissari pensarono di sfrattare con la forza gli occupanti di un alloggio in via Contorni: un ex pusher agli arresti domiciliari, costretto su una sedia a rotelle per un incidente domestico, e l’anziana madre. Ci riuscirono con la violenza ma la denuncia delle vittime ha dato il via a un’indagine dei carabinieri, coordinata dalla Dda, che ha portato all’arresto degli autori dell’estorsione aggravata dal metodo mafioso: Leopoldo Marino e Carmine Pandolfi detto “Braciola”, i quali devono rispondere anche di lesioni per aver picchiato S.A. Come pretesto gli indagati (da considerare innocenti fino all’eventuale condanna definitiva) utilizzarono un vecchio debito di 60 euro per un storia di droga, arrivato a loro dire a 2.500: «Dacci i soldi entro domani oppure le chiavi dell’appartamento. Altrimenti ti atterriamo». La vicenda è durata tre giorni, tra il 10 e il 12 luglio. I due uomini - che fino a un mese fa percepivano anche il reddito di cittadinanza - si presentarono nell’abitazione del 27enne, allora sottoposto ai domiciliari, minacciandolo per ottenere la restituzione di un presunto debito. Proprio in quel periodo c’era stato il passaggio tra la Vinella e i Raia-Notturno nella gestione del lotto P.

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