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08 Marzo 2023 - 11:50
«Sono nato in questo quartiere e provo una certa emozione nel portare avanti questo progetto. Oggi mettiamo un primo mattone, con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi abbiamo steso un protocollo che darà contenuti culturali a questo edificio che ha grandissime potenzialità e che si lega a una stagione felice della storia di Napoli». Così il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, a Napoli per la firma del protocollo d'intesa con il Comune per la riqualificazione e il restauro del Real Albergo dei Poveri, noto anche come Palazzo Fuga, i cui spazi saranno utilizzati dal Museo archeologico nazionale di Napoli, dall'Università Federico II e dalla Biblioteca nazionale di Napoli.
L'intervento sull'Albergo dei Poveri, ha aggiunto Sangiuliano, può avere ripercussioni positive «su tutto l'asse di via Foria, asse immaginario e sostanziale e invito anche gli imprenditori a credere in questa zona. Si parte dal Museo archeologico nazionale di Napoli, secondo me il più importante museo archeologico al mondo, si passa per l'Orto Botanico e si arriva a piazza Carlo III, nome evocativo della nostra storia. Qui - ha sottolineato il ministro - creiamo un faro di spiritualità che potrà aiutare i giovani della città di Napoli a crescere e a rafforzarsi nella cultura, perché la cultura è civiltà, combatte ogni degenerazione umana. In questi 4 mesi in cui ho fatto il ministro ho letto tanto, studiato tanto e conosciuto tanto e mi sono migliorato».
«Questo è solo un inizio, io stesso mi impegnerò a reperire le altre risorse necessarie per completare questo progetto» ha proseguito il ministro. «Sono felice per i soggetti messi in questo progetto - ha aggiunto Sangiuliano - c'è l'Università Federico II, una grande università del mondo, il direttore generale La Rocca che da napoletano ci sta mettendo entusiasmo in questa impresa, ringrazio Osanna, lucano ma professore a Napoli, e il direttore del Mann».
Nell'Albergo dei Poveri, ha spiegato Sangiuliano, «abbiamo immaginato la presenza del Museo archeologico, che potrà esporre collezioni ora non esposte e potrà avere spazio espositivo per fare delle mostre, per contaminare archeologia e antico al contemporaneo. Con la Federico II è nata l'idea far nascere una scuola del restauro. Mi sembra singolare che con Pompei ed Ercolano non abbiamo una scuola del restauro, anche Napoli può meritare una professionalità di questo tipo».
MANFREDI. «L'Albergo dei Poveri rinascerà subito, durante il periodo di realizzazione delle opere alcune parti dell'edificio resteranno aperte e saranno utilizzate per attività espositive, associative e anche innovative». Lo ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. L'edificio, ha spiegato Manfredi, sarà «uno straordinario polo culturale con la combinazione di musei, di attività di alta formazione, una grande public library che consentirà anche la connessione con i giovani, un luogo di lettura e anche di elaborazione del pensiero, ma anche tanti spazi aperti alla città, all'associazionismo, a tutte le iniziative di creatività della nostra città in maniera tale da realizzare una grande fabbrica della cultura».
Sui tempi, ha sottolineato il sindaco, «stiamo rispettando perfettamente quelli previsti dal Pnrr. Il piano di fattibilità tecnico-economica è in Conferenza dei servizi, quindi tutto l'iter approvativo dovrebbe concludersi per il mese di marzo. Questo consentirà da aprile di affidare le procedure sia per il progetto definitivo, sia per la realizzazione dell'opera, quindi aprire il cantiere, entro fine anno. Però abbiamo previsto, come stiamo facendo in tutti i siti su cui stiamo lavorando, di garantire anche degli usi temporanei, cioè fare in modo che durante il periodo di realizzazione delle opere alcune parti dell'edificio possano restare aperte per essere utilizzate per attività espositive, associative e anche innovative. L'Albergo dei Poveri rinascerà subito anche con la partecipazione delle Municipalità coinvolte. Abbiamo avuto troppi anni in cui avevamo cantieri aperti eterni e soprattutto non partecipati dalla popolazione, qui l'approccio sarà completamente diverso come stiamo facendo a Bagnoli e come faremo in tutti i grandi interventi previsti in città».
LORITO. Nel Real Albergo dei Poveri di piazza Carlo III, l'Università degli studi di Napoli "Federico II" insedierà una scuola di restauro e destinerà alcuni spazi alla Scuola superiore meridionale. Lo ha spiegato Matteo Lorito, rettore della Federico II, a margine della firma del protocollo. La "Federico II" è, insieme al Museo archeologico nazionale di Napoli e alla Biblioteca nazionale di Napoli, uno degli enti ai quali saranno destinati gli spazi dell'enorme edificio settecentesco.
In questi spazi, ha detto Lorito, «noi faremo diverse cose. Appena ci daranno lo spazio per le aule porteremo i giovani e inizieremo a fare lezione qui. Poi, come ha detto il ministro, che ringraziamo molto così come anche il sindaco per averci coinvolto, avremo una scuola di restauro che sosterremo con i nostri docenti. Pensiamo anche di dare spazi alla Scuola superiore meridionale, che è nata come costola della Federico II. E poi tante altre attività: se si riuscisse a fare anche un centro congressuale, potremmo sostenere questa attività con i nostri corsi di di hospitality management anche sulla ristorazione e gli alloggi. C'è moltissimo da fare - ha concluso Lorito - noi siamo abituati e, se ci danno gli spazi noi arriviamo e li riempiamo di giovani e di contenuti».
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