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Chiesa Santa Maria della Vittoria, riapertura prima di Pasqua

Chiesa Santa Maria della Vittoria, riapertura prima di Pasqua

NAPOLI. Poco più di una settimana fa, la volta della chiesa cinquecentesca dedicata a Santa Maria della Vittoria, si è in parte sgretolata e sui banchi e il pavimento sono caduti pezzi d’intonaco che, per fortuna, non hanno colpito nessuno perché è successo di notte, quando la chiesa era vuota. Monsignor Enrico Ferrara, responsabile del tempio, e parroco di Santa Maria della Mercede, ha prudentemente chiuso al pubblico il luogo di culto e ha ordinato immediatamente un sopralluogo tecnico per stabilire l’entità dei danni. «C’è l’architetto della ditta Iavarone che effettuerà un sopralluogo approfondito sulle condizioni di sicurezza della Chiesa – spiega monsignor Ferrara – e sarà utilizzato un “ragno”, il macchinario adatto a osservare da vicino il danno nella volta della chiesa per capire come ripararlo». Il problema è costituito da infiltrazioni che stanno macerando gli intonaci della chiesa, infiltrazioni provenienti da una difettosa raccolta d’acqua del condominio in cui la chiesa di Santa Maria della Vittoria è inglobata. «Un tempo, questa chiesa era parrocchia, poi è passata alla titolarità della Chiesa Santa Maria della Mercede, ma la popolazione residente è molto legata a questo luogo – aggiunge monsignor Ferrara – per questo intendo riaprirla ai fedeli prima di Pasqua. La presenza del “ragno” consente di valutare quanto sia esteso il danno e il possibile distacco dell’intonaco, la ditta sarebbe dovuta intervenire venerdì prossimo, ma trovandosi qua con i macchinari, ho chiesto di approfondire l’analisi della situazione su tutta la volta della chiesa. Se non sarà possibile intervenire subito per porre rimedio alle infiltrazioni all’origine della caduta dei calcinacci, porremo una rete sotto il soffitto per scongiurare qualsiasi altro inconveniente come quello verificatosi martedì scorso». E sono buone le notizie per i fedeli della chiesa di Santa Maria della Vittoria e per i turisti che amano entrare e ammirarne gli interni. «Io mi auguro di poter iniziare e concludere l’intervento necessario nel giro di una sola settimana» assicura monsignor Ferrara.

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