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Armi per la terza faida di Scampia, assolto Abbinante

Armi per la terza faida di Scampia, assolto Abbinante

NAPOLI. Arsenali nella disponibilità del clan per combattere la terza faida di Scampia e Secondigliano, accuse in frantumi per il ras Arcangelo Abbinante (nella foto), difeso dagli avvocati Claudio Davino e Francesca Davino, e per Giovanni Vitale, difeso invece dall’avvocato Luigi Ferro. Già reduci dalle condanne a dir poco miti rimediate in primo grado, i due imputati eccellenti ieri pomeriggio sono stati infatti assolti dai giudici della Seconda sezione della Corte d’appello. Già in primo grado Abbinante e Vitale erano riusciti a cavarsela con pene a dir poco miti: al termine del rito abbreviato, il primo aveva rimediato 3 anni e 6 mesi, mentre il secondo 2 anni e 8 mesi. Nell’ottobre scorso era stato tra l’altro assolto anche un altro protagonista della vicenda, Alessandro De Falco, che però aveva scelto il dibattimento. Anche in questo caso gli avvocati Claudio Davino e Francesca Davino avevano contestato l’impostazione accusatoria sia nel merito - alcune impronte digitali non sarebbero state in grado di dimostrare la colpevolezza di De Falco al di là di ogni ragionevole dubbio - che, in seguito, dimostrando che il reato era in realtà già assorbito in un’altra contestazione. Di tutt’altro avviso era però la Procura, che aveva chiesto ai giudici della Sesta sezione penale di condannare l’imputato a cinque anni di reclusione. A sorpresa De Falco ha invece ottenuto la piena assoluzione.

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