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Sfratto per la bancarella storica, il sindaco chiama la Soprintendenza

Sfratto per la bancarella storica, il sindaco chiama la Soprintendenza

NAPOLI. Un intervento diretto con la Soprintendenza per cercare di trovare una soluzione che non cancelli oltre 100 anni di storia del commercio in un luogo simbolo come piazza Dante. Il sindaco Gaetano Manfredi, interpellato dal “Roma” che ha messo sotto l’attenzione dell’opinione pubblica la vicenda dello sgombero della bancarella specializzata nella vendita di cappelli e altri indumenti perchè situata di fianco palazzo Ruffo di Bagnara, sottoposto a vincolo, appare deciso a fare la sua parte. «L’iniziativa non è stata del Comune ma della Soprintendenza perché ritiene non ci siano più le condizioni per il rinnovo delle autorizzazioni» premette Manfredi riferendosi al parere chiesto proprio all’ente periferico del Ministero dei Beni Culturali da parte dell’Area sviluppo socio economico e Competitività nel novembre 2022. Poi però l’ex Ministro dell’Università e già rettore della Federico II assicura: «Ne parlerò con la Soprintendenza per verificare se ci potrà essere un ripensamento (anche se non conosco i dettagli della decisione del funzionario). Sicuramente farò un passaggio». Dopo l’articolo del nostro giornale si è moltiplicata l’attenzione sulla storia di una bancarella punto di riferimento per molti cittadini del centro storico e anche per i turisti. Tra le iniziative assunte dalla politica, un intervento nell’ultima all’assise di via Verdi da parte della consigliera Alessandra Clemente. Dalla data di consegna della comunicazione del mancato rinnovo della concessione, 21 febbraio 2023, sono stati dati 20 giorni ai gestori Giovanni e Gennaro Amodio (nella foto) per presentare delle memorie. Il tempo stringe e già nei prossimi giorni potrebbero esserci sviluppi.

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