Tutte le novità
12 Marzo 2023 - 17:49
NAPOLI. Lo chiamano il muro della vergogna e tutto sommato secondo alcuni basterebbe recintare la zona o meglio ancora abbattere un muro che sta cadendo a pezzi per evitare lo scempio dello sversamento dei rifiuti a Poggioreale. Il consigliere Enrico Cella, Presidente della Commissione Patrimonio della IV Municipalità la chiama senza ombra di dubbio «una situazione vergognosa, purtroppo, non la sola della nostra città, con cui ci dobbiamo confrontare ogni giorno noi abitanti del posto». A metà strada, sul lato sinistro scendendo verso Poggioreale, altezza campo Rom,il muro già di per sé degradato, costituisce un vero e proprio paravento per attività illegali. Alle sue spalle infatti avviene lo sversamento continuo di materiale di risulta, residui di lavorazione e scarti delle aziende artigianali locali e no. Ma anche un “parcheggio” transitorio di auto rubate che all’occorrenza si trasforma in un bagno pubblico di emergenza per automobilisti di passaggio. «In pratica uno schifo totale che oltre a creare degrado, costituisce un serio pericolo per l’igiene e la salute pubblica» ha confermato Cella. A dire il vero, l’Asia ogni 20 giorni circa interviene per rimuovere questi rifiuti, ma una volta ripulito l’attività di scarico riprende senza che si faccia nulla. «In pratica abbiamo un circolo vizioso che tra l’altro costituisce anche uno spreco di risorse non indifferente. Una soluzione possibile, potrebbe essere l’abbattimento del muro che essendo pericolante costruisce anche un fattore di rischio per i passanti e per i piccoli Rom che si trattengono in quest’area come in un parco giochi» ha concluso il consigliere.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo