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13 Marzo 2023 - 08:16
È la guerra del “pizzo” ai bancarellari che vendono gadget del Napoli, a cominciare dalle bandiere che stanno andando a ruba, la chiave per spiegare l’agguato di ieri notte al ras emergente di Pianura Antonio Gaetano detto “Plasmon” o “Biscotto”. Sullo sfondo ci sarebbe sempre la guerra di Pianura tra i due clan eredi camorristici dei Pesce e dei Mele, ma con una novità: un nuovo gruppo che alcuni investigatori ritengono responsabile dell’aumentata pressione sugli ambulanti del quartiere. Un business da non sottovalutare, considerando che i prossimi mesi, scongiuri a parte, saranno contrassegnati da un entusiasmo sempre maggiore per la squadra di Spalletti con conseguenti vendite di accessori colorati d’azzurro. Erano le 2 nella notte tra sabato e ieri quando nel cuore della movida a Mergellina, per luogo e orario, due killer in motocicletta sono entrati in azione sparando contro ilo 19enne di via Evangelista Torricelli, già noto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti. Antonio Gaetano era a bordo di una Panda al lato del passeggero, ferma nel traffico di Mergellina con un amico alla guida. I malviventi in sella a uno scooter hanno affiancato l’autovettura mentre quello seduto dietro estraeva una pistola calibro 7,65 con cui ha fatto fuoco ben sei volte, centrando “Plasmon” all’addome e nella zona della cervicale. Ferite gravi per le quali i medici della chirurgia d’urgenza dell’ospedale San Paolo lo hanno giudicato in pericolo di vita. In pochi minuti si è diffuso il terrore nell’intera Mergellina, ma soprattutto nella strada omonima. La Panda con i due giovani a bordo si trovava all’altezza di uno chalet, affollato come tutti gli altri locali e si può immaginare l’inferno che si è scatenato tutt’altro. I killer però, hanno agito con precisione chirurgica, tanto che è vero che l’amico della vittima è rimasto illeso. Entrambi indossavano il casco, ben sapendo che la zona è piena di telecamere, fuggendo il più velocemente possibile districandosio tra i veicoli incastrati nel traffico. Antonio Gaetano malgrado la giovane età non è un volto nuovo per gli investigatori, avendo denunce a carico per stupefacenti e minacce aggravate in concorso. È salito la prima volta alla ribalta della cronaca a 18 anni. Il 25 agosto dello scorso anno infatti fu ferito in un agguato in via Torricelli, a poca distanza da casa, mentre camminava da solo. Con un balzo riuscì a evitare guai peggiori: dei quattro colpi esplosi, soltanto due lo centrarono a una gamba e al polpaccio. Mentre a febbraio scorso con una “stesa” notturna subì un’intimidazione che a leggerla oggi, sembrerebbe proprio un ultimatum: diversi proiettili contro il palazzo in cui abita, anche se ad essere colpita è stata la finestra dell’abitazione di una coppia di coniugi appena tornata dalle vacanze. Le indagini sul ferimento di ieri notte sono condotte dai poliziotti della Squadra mobile della Questura, dirigente Alfredo Fabbrocini, vicequestori Andrea Olivadese e Antonio Serpico, accorsi in via Mergellina insieme ai colleghi del commissariato San Ferdinando e dell’Upg. Investigatori esperti che pur non escludendo nulla, riconducono l’agguato alla guerra di camorra ripresa a Pianura dopo una pausa di alcuni mesi. In particolare nelle ultime settimane si starebbe verificando nel quartiere un fatto nuovo: richieste di “pizzo” più consistenti ai “bancarellari” che vendono i gadget del Napoli. Protagonista sarebbe un gruppo collegato ai Calone-Esposito-Marsicano e in contrasto con i Carillo-Perfetto, il cui quartier generale è proprio in via Evangelista Torricelli.
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