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Summit ultrà dietro i disordini

Summit ultrà dietro i disordini

NAPOLI. Sei feriti non gravi, (cinque poliziotti e un carabiniere) e otto arresti: il bilancio degli scontri dell’altroieri prima di Napoli-Eintracht. Ma c’è di più: il retroscena completo della giornata nera vissuta dalla città. A cominciare dal summit degli ultras napoletani organizzato il giorno prima, quando dalla Germania erano arrivate notizie certe sull’arrivo dei tifosi dell’Eintracht sotto mentite spoglie. «Siamo turisti - aveva detto infatti in un buon inglese il portavoce nell’hotel Royal Continental al delegato della Digos mercoledì all’ora di pranzo -. Perciò vogliamo visitare il centro storico». Cosicché si sarebbe arrivati a un accordo: un paio d’ore a piazza del Gesù e poi il ritorno in albergo nel pomeriggio con i bus dell’Anm. Ma alle 15 il piano era saltato: «Non ce ne vogliamo andare». E così i tifosi violenti partenopei, in agguato nei vicoli, si sono gettati all’attacco. Uno di loro ha lanciato la bomba carta che ha incendiato l’autovettura di servizio della questura. Il summit del giorno prima avrebbe prestabilito una strategia, ma diversi modi attuazione a seconda di come si fossero mossi gli odiati ultrà dell’Eintracht. Poiché, inspiegabilmente, il corteo non autorizzato, ma tollerato in nome dell’accordo verbale stretto nell’hotel, è andato a chiudersi nel budello del centro storico, l’attacco da parte di 200 persone è scattato in quella zona. Ecco perché le indagini sugli incappucciati in azione si stanno orientando soprattutto verso i Quartieri Spagnoli e Forcella, tra le frange del tifo violento. Nel frattempo, all’alba, gli sgraditi ospiti sono ripartiti. Intanto tra la notte e la mattinata di ieri in otto, tra i quali tre tedeschi, sono stati arrestati e il questore di Napoli ha già disposto per loro il Daspo, dai cinque agli otto anni. Giovanni Capuozzo, 32enne dei Colli Aminei, è stato bloccato mentre lanciava pietre in via Medina contro due dei cinque bus con a bordo i germanici. Dovrà rispondere di lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive e resistenza a pubblico ufficiale. A Giugliano, invece, manette per il 46enne di Aversa Vincenzo Verolla, legato ai Lions della Curva A, per aver lanciato, in via Chiatamone, un fumogeno e pietre contro la polizia, ribaltando e danneggiando bidoni della spazzatura. Le indagini svolte dalla Digos, con il supporto delle immagini registrate dalla polizia scientifica sui disordini di piazza del Gesù e calata Trinità Maggiore,hanno portato all’arresto in flagranza differita di Diodato Di Napoli, 47enne di San Giovanni a Teduccio del gruppo “Sud” della Curva B; il 51enne di Casoria Antonio Orefice dei “Mastiffs” e il 38enne Diego Iaquinangelo del gruppo “Nuova Guardia”. Al vaglio anche le posizioni di 400 ultrà tedeschi identificati a Napoli e Salerno. Per Giovanni Sgambati e Roberto Massimo, segretari generali della Uil Campania e dell’Usip di Napoli, è stato «un disastro annunciato. I responsabili dell’ordine e della sicurezza pubblica non sono stati in grado di leggeri i segnali preoccupanti arrivati».

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