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25 Marzo 2023 - 08:59
Non si ferma la protesta dei disoccupati. Giovedì la città bloccata dal corteo, ieri gli scontri con la polizia. La vertenza dei senza lavoro non accenna a fermarsi, anzi. La giornata di ieri è stata più tesa di quella precedente. Andiamo con ordine. In mattinatauna delegazione di senza lavoro aveva sfilato in corteo nel centro città. I manifestanti aderenti ai gruppi "Movimento di lotta Disoccupati 7 novembre" e "Disoccupati Cantiere 16 Scampia" si sono riuniti in corteo all'esterno del Teatro San Carlo, al centro storico di Napoli, con fumogeni e striscioni. Il presidio ha bloccato la circolazione del traffico, impedendo alle auto di passare. I manifestanti si sono recati in Prefettura dove, secondo quanto riferiscono i manifestanti, sarebbe stato comunicato che i corsi di formazione ed i progetti di inserimento al lavoro che li vedevano coinvolti sono stati congelati. Usciti dalla Prefettura, i disoccupati si sono diretti in corteo verso la sede di Palazzo San Giacomo, dove si trova l'amministrazione comunale, ma, a qualche centinaio di metri, sono venuti a contatto con uno sbarramento di forze dell'ordine che, come appare anche in qualche video pubblicato sui social, li ha allontanati. Secondo la ricostruzione degli investigatori, in via Verdi i manifestanti hanno iniziato a lanciare oggetti contro gli agenti delle forze dell'ordine. Uno dei disoccupati è stato portato in Questura dove è stato identificato e denunciato: si tratta di un 38enne napoletano incensurato a cui la polizia di stato contesta i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lancio pericoloso di oggetti.. In una nota gli atttivisti del “7 Novembre’ spiegano le motivazioni della protesta: «La pressione esercitata dai disoccupati e dalle disoccupate è legata alla necessità di avere risposte immediate e concrete per una vertenza in corso oramai da 9 anni. Quando sembra che si stia arrivando a soluzioni per le necessità occupazionali della platea, iniziano a presentarsi molteplici complicazioni». Nel dettaglio i disoccupati spiegano: «Dopo dopo alcuni passaggi positivi usciti dagli incontri convocati dalla Prefettura con tutti gli enti istituzionali competenti, ci sono stati rallentamenti e intoppi sul percorso di formazione della platea che non sono mai stati spiegati fino in fondo. Un rallentamento che ha fatto esplodere la rabbia». La tensione, insomma, non sembra affatto scemare. Anche perchè per questa mattina i disoccupati hanno proclamato un’assemblea pubblica in via Verdi, davanti alla sede del consiglio comunale di Napoli. «Chiediamo pubblicamente un sostegno e un supporto attorno alla vicenda dei disoccupati organizzati, per costruire attorno ad essa la sempre più forte necessità di di ricominciare ad imporre i bisogni dei disoccupati, dei lavoratori e degli studenti di questa città».
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