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30 Marzo 2023 - 08:18
Il 2023 sarà ricordato come l’anno dei cold case risolti, ma gli 8 omicidi per i quali sono state eseguite ieri ben 16 misure cautelari rappresentano un record difficilmente eguagliabile, se si pensa che le indagini sono condensate in una sola inchiesta. Tanto più che tra gli unici 2 destinatari in libertà del provvedimento restrittivo c’è Vincenzo Di Lauro, nome in codice nel clan “F2”, il figlio più operativo del boss Paolo detto “Ciruzzo o’ milionario”. È stato arrestato nella sua abitazione in piazza Zanardelli mentre in contemporanea i carabinieri stringevano le manette a Salvatore Frate della Vanella Grassi, anch’egli libero. Sono stati colpite 3 cosche, con gli Amato-Pagano, tra Secondigliano, Scampia, Melito e Mugnano. Le indagini, condotte dal nucleo Investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Napoli e coordinate dalla Dda, anche attraverso dettagliati riscontri a dichiarazioni di collaboratori di giustizia, hanno consentito di fare luce sugli 8 omicidi della seconda faida di Scampia, tra il 14 marzo 2007 e il 9 febbraio 2008. Ma pure di confermare la riconducibilità della guerra alla decisione della Vinella di scindersi dai Di Lauro e confluire negli Amato-Pagano e ciò su istigazione degli stessi vertici di questi ultimi. Così gli affiliati al gruppo di via Vanella Grassi e via Dante furono chiamati “i Girati”. L’inchiesta ha ricevuto input dai pentiti Antonio Accurso, Carlo Capasso, Rosario Guarino e Gennaro Puzella. In carcere hanno ricevuto la notifica del provvedimento restrittivo boss del calibro di Raffaele Amato “’a vecchierella”, Cesare Pagano “Cesarino”, Marco Di Lauro e Salvatore Petriccione. A carico loro e degli altri 12 indagati. Sono emersi gravi indizi di colpevolezza in relazione agli 8 omicidi chiariti: quello di Giuseppe Pica dei Di Lauro (14 marzo 2007); Francesco Cardillo dei Di Lauro (14 3 2007); Lucio De Lucia dei Di Lauro (21 marzo 2007); Patrizio De Vitale, da poco transitato nella compagine scissionista (31 maggio 2007; Luigi Giannino della Vinella Grassi (13 giugno 2007; Salvatore Ferrara dei Di Lauro (25 settembre 2007; Luigi Magnetti della “Vinella” (25 settembre 2007; Carmine Fusco dei Di Lauro (9 febbraio 2008). Per l’omicidio Pica sono indagati Rito Calzone “o’ pisano”, Enzo Notturno “Vector”, Carmine e Cesare Pagano. Per Cardillo risponde Salvatore Frate. Lucio De Lucia: Rito Calzone e Cesare Pagano. Per De Vitale: Marco Di Lauro e Nunzio Talotti. Per Giannino: Marco Di Lauro, Mario Buono, Raffaele Musolino e Vincenzo Di Lauro. Per Ferrara: Raffaele Amato del ’65, Cesare Pagano, Salvatore Petriccione e Luca Raiano. Per Magnetti: Raffaele Amato, Carmine Pagano, Cesare Pagano, Salvatore Petriccione, Renato Napoleone, Davide Francescone. Per Fusco: Raffaele Amato, Salvatore Petriccione, Luca Raiano e Fabio Magnetti.
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