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Sistema Scavone, sprint dei pm: udienza preliminare per i finanzieri

Sistema Scavone, sprint dei pm: udienza preliminare per i finanzieri

Ticket del Napoli e della MotoGp per evitare i controlli: in 12 verso il processo. L’ex patron di Alma e i pubblici ufficiali corrotti sono attesi domani in aula

NAPOLI. Dopo il recente, sfavorevole pronunciamento della Cassazione, una nuova tegola sembra profilarsi per l’imprenditore Luigi Scavone e i pubblici ufficiali che, accettando da lui una lunga serie di elargizioni ritenute dagli inquirenti illegali, ne avrebbero favorito gli “interessi”. La Procura di Napoli ha infatti chiesto il rinvio a giudizio del manager e dei presunti complici e per tutti loro ha ottenuto la fissazione dell’udienza preliminare.

L’appuntamento davanti al gip Baldassarre è fissato per domani mattina e in questa sede i dodici imputati conosceranno le proprie sorti processuali. Rischiano dunque di andare alla sbarra l’ex patron di Alma Luigi Scavone, Alfonso Mattiello, Rosario Brilla, Giulio Tortale, Emilio Vitale, Michele D’Aniello, Giuseppe Vaccaro, Vincenzo Abate, Vincenzo Vitiello, Raffaele Stabile, Paolo Stabile e Francesco Maione.

Le persone offese sono state invece individuate nel ministro dell’Economia, dell’Interno e dei Trasporti. In caso di rinvio a giudizio toccherà dunque al collegio difensivo (composto tra gli altri dagli avvocati Roberto Saccomanno, Alfonso Furgiuele, Luigi Carbonelli, Andrea Mariconda, Luigi Senese, Stefano Montone, Massimo D’Errico e Antonio Di Marco) intavolare la migliore strategia da portare in aula per provare a scalfire il quadro probatorio fin qui delineato dai pm della Procura di Napoli.

L’inchiesta il cui contenuto è stato anticipato dal “Roma” nei mesi scorsi aveva fatto luce su una serie di “regali” che Scavone avrebbe offerto agli “amici” in divisa per evitare accertamenti finanziari e controlli all’aeroporto di Capodichino. A ottobre la Cassazione, dando seguito al precedente pronunciamento del Riesame, ha accolto la richiesta della Procura di applicare al manager casertano la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Tegola anche per quattro pubblici ufficiali accusati di aver a vario titolo favorito gli affari di Scavone, intascando lussuosi soggiorni all’estero, biglietti per le partite del Napoli o per le gare della MotoGp. La Cassazione ha infatti disposto l’interdizione per il finanziere Alfonso Mattiello, il finanziere Giulio Tortale, il poliziotto marittimo Vincenzo Abate e il militare della guardia costiera Vincenzo Vitiello: misure interdittive dalla durata compresa tra i sei e i 12 mesi.

L’unico ricorso accolto dai giudici di piazza Cavour era stato quello proposto dall’avvocato Saccomanno, difensore del finanziere Rosario Brilla, che è dunque rimasto regolarmente in servizio. Tornando invece all’indagine, gli inquirenti ipotizzano, sulla scorte di decine di intercettazioni e successive confessioni, che Luigi Scavone, tra il 2015 e il 2019, abbia assoldato oltre dieci pubblici ufficiali, quasi tutti militari della guardia di finanza in servizio a Napoli, i quali si sarebbero “messi a disposizione” garantendogli la mancanza di controlli fiscali e valutari, oltre a informazioni di natura investigativa. La Procura aveva così chiesto l’arresto di nove finanzieri e di un poliziotto: rischia poi solo in minima parte accolta.

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