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03 Aprile 2023 - 09:22
In manette Pasquale Fiorillo: a luglio scorso fu vittima di un agguato
NAPOLI. Nel giro di pochi mesi si è ritrovato, suo malgrado, a balzare per due volte alla ribalta della cronaca nera: la prima nella veste di vittima, la seconda in quello di carnefice. Pasquale Fioretti, 35enne della Torretta, nonché nipote del boss detenuto Rosario Piccirillo “’o biondo”, sabato pomeriggio è finito in manette con l’accusa di aver minacciato l’ex moglie. Braccato dalla polizia, si è poi scagliato contro gli agenti, spedendone due in ospedale con contusioni ed escoriazioni in varie parti del corpo. Il suo nome era già salito alla ribalta a luglio scorso, quando fu vittima di un agguato nella zona di Mergellina.
Ripresosi dal ferimento, Fioretti non sembra però aver rimesso la testa a posto, anzi. L’allarme è scattato sabato pomeriggio intorno alle quindici, quando gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale e del commissariato Montecalvario, durante il servizio di controllo del territorio, nel transitare in viale Dohrn, sono stati avvicinati da una donna visibilmente agitata, in quel momento in compagnia delle due figlie, la quale ha riferito che poco prima il suo ex marito l’aveva minacciata di morte telefonicamente se non gli avesse fatto vedere subito le bambine. I poliziotti hanno immediatamente accompagnato la donna negli uffici della questura per sporgere denuncia sull’accaduto; poco dopo, su disposizione della centrale operativa, gli operatori si sono presentati nell’abitazione dei genitori della vittima, in via Michelangelo Schipa, dove l’uomo era andato alla ricerca della sua ex e delle loro figlie.
Gli agenti, giunti sul posto, hanno individuato l’uomo segnalato che, alla richiesta di fornire i documenti utili all’identificazione, si è rifiutato iniziando a inveire contro di loro prima verbalmente e poi aggredendoli con calci e pugni ma, non senza difficoltà e dopo una colluttazione, è stato bloccato. Pasquale Fioretti, 35enne di via Antonio Serra con precedenti di polizia, è stato arrestato per atti persecutori, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale nonché denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale. Quanto ai due agenti aggrediti, medicati al pronto soccorso del Vecchio Pellegrini, sono stati dimessi con sette giorni di prognosi ciascuno. A metà luglio Fiorillo era stato vittima di un agguato, i cui responsabili non sono stati ad oggi ancora individuati. L’imboscata ai danni di Pasquale Fioretti, nipote del boss Rosario “’o biondo”, sarebbe stato il frutto avvelenato di una vendetta trasversale.
Gli uomini che l’hanno affrontato in piena notte a largo Sermoneta non avrebbero agito soltanto con l’obiettivo di “punirlo”, ma anche con quello di lanciare un messaggio ai suoi parenti “eccellenti”, in particolare ad alcune giovani leve del gruppo Piccirillo, entrate qualche tempo fa in rotta di collisione con il clan Elia. Fioretti sarebbe stato dunque centrato con un colpo di pistola alla gamba sinistra per una mera vendetta trasversale: chi ha premuto il grilletto potrebbe infatti aver agito per pulire l’onta di un vecchio affronto: uno sgarro maturato nell’ambito dei piccoli traffici di stupefacenti e che avrebbe visto protagonisti alcuni esponenti del gruppo Piccirillo, al quale Fioretti sarebbe vicino.
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