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Boss Tortora ucciso ad Acerra, dopo tre anni altri tre arresti

Boss Tortora ucciso ad Acerra, dopo tre anni altri tre arresti

Altri tre arresti sono stati eseguiti dai Carabinieri del gruppo di Castello di Cisterna nell'ambito delle indagini della Dda di Napoli sull'omicidio di Pasquale Tortora, ucciso il 20 maggio 2020 ad Acerra, in provincia di Napoli. Il Tribunale di Napoli ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Antonio Annunziata, 37 anni, Vincenzo Bastelli, 35 anni, entrambi di Napoli, e Gennaro Pacilio, 56enne di Acerra, ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, del reato di omicidio volontario in concorso aggravato dalle modalità e finalità mafiose.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, che si sono avvalse anche di dichiarazioni di collaboratori di giustizia, i tre avrebbero preso parte alle fasi organizzative dell'omicidio, in particolare curando l'approvvigionamento e la preparazione delle armi e dei telefoni cellulari utilizzati durante l'agguato.

Per lo stesso reato erano già stati arrestati gli esecutori materiali dell'omicidio e, poco dopo, i mandanti, identificati nei fratelli Bruno e Giancarlo Avventurato, considerati esponenti di spicco della criminalità organizzata acerrana. Gli stessi avevano commissionato il delitto per vendicare la morte di Giuseppe, loro fratello, ucciso, nel dicembre del 2019, nel corso di una contrapposizione di clan per il controllo del territorio.

Le indagini hanno fatto emergere come Annunziata e Bastelli, su ordine di Cosimo Nicolì (anch'egli già arrestato), dopo la commissione dell'agguato si sarebbero occupati del sostentamento economico dei due killer (Alessio Galdiero e Angelo Di Palma), fino al loro arresto, mentre Pacilio, oltre a fornire l'arma del delitto, avrebbe partecipato alle fasi del sopralluogo antecedenti all'omicidio.

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