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Omicidio a Ponticelli, giustiziato Bruno Solla “Tatabill”

Omicidio a Ponticelli, giustiziato Bruno Solla “Tatabill”

NAPOLI. I sicari del clan De Micco sapevano dove trovarlo e ieri sera sono entrati in azione in viale delle Metamorfosi a Ponticelli, zona che Bruno Solla detto “Tatabill” abitualmente frequentava anche per la vicinanza con il lotto 0 controllato dai De Luca Bossa. Così il 59enne fratello di Salvatore “o’ sadico” è morto ammazzato come il congiunto per la guerra in corso da anni tra le due cosche del quartiere orientale della città. Era a terra ormai agonizzante quando sono arrivati i soccorsi e le Volanti della polizia, ma non c’era già più nulla da fare. Poco dopo nel territorio sotto l’influenza dei “Bodo” sono stati esplosi fuochi d’artificio, a riprova del contesto in cui è maturato l’omicidio. Bruno Solla era salito alla ribalta della cronaca nel 2021 quando nell’arco di tre giorni fu arrestato e scarcerato per resistenza a pubblico ufficiale, con l’aggravante di aver compiuto una fuga che poteva rivalersi pericolosa per altri motociclisti e automobilisti, e inosservanza alle prescrizioni della sorveglianza speciale. Per il primo reato il gip convalidò l’arresto, per il secondo Bruno Solla restò indagato ma a piede libero. Il gruppo Solla di Ponticelli, ritenuto legato ai Sarno quando quest’ultimo era l’unico clan, è conosciutissimo dalle forze dell’ordine che si occupano della malavita del quartiere. Negli ultimi anni Salvatore, così come anche Bruno, si era avvicinato ai De Luca Bossa e i “Bodo” decisero di ammazzarlo in via Decio Mura. Secondo l’ipotesi più accreditata si era rifiutato di pagare il “pizzo” ai De Micco per continuare a svolgere attività illecite. Un omicidio per il quale furono arrestate 5 persone legate ai “Bodo”. “Tatabill” invece se la cavò 9 mesi dopo: aggredito da malviventi rimasti ignoti, fu accoltellato e picchiato con una spranga di ferro. Anche il movente non è mai stato chiarito bene. Era pomeriggio Bruno Solla fu intercettato dai poliziotti di una Volante del commissariato San Giovanni-Barra durante il servizio di controllo del territorio. Nel transitare in viale delle Metamorfosi hanno notato un uomo in sella a uno scooter che, alla vista dei poliziotti, accelerò la marcia per eludere il controllo nonostante gli fosse stato intimato l’alt. Il motociclista proseguì la corsa effettuando manovre pericolose per la circolazione stradale, innescando un inseguimento terminato in via Cleopatra. Lì, dopo aver abbandonato il veicolo, fuggì a piedi. Il 26 settembre 2017 Bruno Solla subì un pestaggio brutale da 3 persone a Ponticelli. “Tatabill” (che aveva precedenti di polizia per gravi reati) arrivò intorno alle 22 al pronto soccorso dell'ospedale Villa Betania da solo. Fu ricoverato per le gravi ferite riportate ma non si trovò mai in pericolo di vita. Il fratello Salvatore non riuscì invece a scampare alla morte quando i sicari del clan De Micco (se la ricostruzione della pubblica accusa sarà confermata nei 3 gradi di Giudizio) entrarono in azione.

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