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Giulierini: «Io in scadenza di mandato? Decide il mister»

Giulierini: «Io in scadenza di mandato? Decide il mister»

NAPOLI. Soddisfatto per l’apertura della sezione Campania Romana il direttore del Museo Archeologico Nazionale, Paolo Giulierini. «L’allestimento moderno aggiunge 2mila metri quadrati espositivi e 240 opere nuove ma soprattutto prelude alle prossime fasi perché a breve avremo la sezione di Cuma di Neapolis e della sezione orientale e poi una bellissima sezione sul Mediterraneo antico dove adesso ci sono i locali della metropolitana». Il direttore sottolinea come «il museo non si ferma sotto l’aspetto espositivo e va avanti anche sul recupero degli spazi sotterranei perché a maggio porremo la prima pietra di quello che sarà il Mann sotterraneo dove si potranno realizzare mostre e in prospettive collegarsi con la metro con Capodichino». Il mandato di Giulierini scade a settembre: «Decide il mister come si dice in gergo calcistico. Io amo Napoli e per Napoli ho speso molta parte della mia vita e mi piacerebbe continuare a farlo». E sull’annuncio del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano dei 33 milioni ulteriori per Palazzo Fuga: «È molto importante perché ai 100 milioni del Pnrr trasferiti al Comune di Napoli se ne sommano altri 33 del ministero. Una cifra congrua per poter pensare a un grande istituto culturale presso Palazzo Fuga dove il Mann, che è uno dei firmatari, potrà depositare molte collezioni che in questo momento non sono visitabili. Penso alla grande raccolta di vasi attici a figure rosse ce ne sono oltre 10mila che potranno far diventare quel centro uno dei principali punti di riferimento della ceramica antica nel Mediterraneo». Sul percorso culturale che possa congiungere il Mann ad altre realtà museali, Giulierini è chiaro: «Il grande progetto prevederebbe un collegamento in verticale con la Galleria e con l’Istituto Colosimo mentre in orizzontale si percorre via Foria e si arriva all’Orto botanico e a Palazzo Fuga. Attenuando il traffico saremmo di fronte a un vero e proprio viale Arco di Trionfo alla parigina. Si tratta di decidere se diventare veramente una città di livello europeo come Napoli peraltro lo è stata nel ’700». Secondo Giulierini, il fatto che Napoli stia vivendo un rinascimento culturale si deve «anche all’autonomia dei musei perché questo ha permesso una strategia diretta sul territorio senza intermediazione. La presenza di un ministro napoletano che ama la sua città dà molta forza e autorevolezza a questa nostra capacità singola e ci riunisce ancora di più in una squadra che lavora per la città a prescindere che si rappresenti lo Stato la Regione o il Comune».

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