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Scontri in curva: ecco chi sono i due arrestati del gruppo "Ultras 72"

Scontri in curva: ecco chi sono i due arrestati del gruppo "Ultras 72"

Sono stati traditi dalle immagini della videosorveglianza interna allo stadio e così, con arresto differito, all’alba di ieri sono finiti in manette un napoletano di Barra e un 37enne della provincia di Benevento per lo scontro tra tifosi di domenica sera in Curva B durante Napoli-Milan al “Maradona”. Pompilio Cordella, 31enne, e Marco Miranda, 37enne di Sant’Agata dei Goti, entrambi vicini al gruppo “Ultras 72”, avrebbero partecipato con un ruolo attivo alla rissa scoppiata tra i componenti di due fazioni: coloro che volevano assistere alla partita di spalle al campo, pretendendolo dagli altri spettatori, e quelli che invece non volevano rinunciare a vederlo. Fermo restando lo sciopero del tifo per la maggior parte dei supporter azzurri organizzati. Proprio partendo dalle immagini degli scontri sulla Curva B dello stadio di Fuorigrotta, gli investigatori della Digos della questura di Napoli sono risaliti a Pompilio Cordella e a Marco Miranda. Dalla visione approfondita sono scaturiti indizi consistenti nei confronti dei due aderenti agli “Ultras 72” al punto da far scattare la flagranza differita (sempre con la presunzione d’innocenza fino all’eventuale condanna definitiva): una fattispecie giuridica prevista dal legislatore per i reati da stadio e attuata frequentemente da alcuni anni. Così il 31 e il 37enne sono stati svegliati all’alba e ora si trovano in stato d’arresto per possesso di oggetti contundenti o comunque atti ad offendere nei luoghi interessati alle manifestazioni sportive e per rissa aggravata; nei loro confronti sono stati emessi due provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (Daspo) per la durata di 5 anni. Nel frattempo, a ulteriore dimostrazione di come si stia rivelando dannosa la spaccatura tra il presidente Aurelio De Laurentiis e gli ultras, il giudice sportivo ha sanzionato il Napoli con un’ammenda di 3000 euro perché i suoi sostenitori hanno lanciato fumogeni nel recinto di gioco. Nulla di trascendentale ovviamente, ma nell’anno del probabile scudetto (scongiuri a parte) il clima che si è creato nello stadio “Maradona” è fastidioso e pericoloso. Colpa dei violenti, nessun dubbio; ma forse servirebbe un mediatore, ovviamente partendo dal rispetto della legge.

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