Tutte le novità
05 Aprile 2023 - 09:07
Guerra con i De Micco, ma anche desiderio di autonomia negli affari illeciti. Ecco il retroscena dell’omicidio d Bruno Solla “Tatabill”, legato ai De Luca Bossa con un passato vicino ai Sarno del rione De Gasperi. Era un bersaglio facile, frequentando quasi ogni giorno viale delle Metamorfosi a Ponticelli. I sicari lo sapevano e hanno agito l’altro ieri sera dopo averlo seguito a distanza. Lui ea da solo su uno scooter, loro a bordo di un’autovettura scura che si è dileguata rapidamente. A sparare è stato il passeggero con una pistola calibro 7,65: tre proiettili che hanno centrato al petto e a un braccio il 59enne. Con la morte di Bruno Solla secondo gli investigatori, che segue a distanza di anni quella del fratello Salvatore “’o sadico”, esce dalla scena camorristica un altro personaggio storico di Ponticelli. La pista più seguita, al momento unica, porta alla faida con i De Micco ma con una possibile variante rispetto all’ipotesi iniziale: “Tatabill” sembra volersi rendere autonomo e come il congiunto si sarebbe rifiutato di pagare il “pizzo” ai “Bodo”. Non prendeva precauzioni, usciva regolarmene e i sicari hanno avuto gioco facile nell’intercettarlo, intorno alle 21. Bruno Solla era salito alla ribalta della cronaca nel 2021 quando nell’arco di tre giorni fu arrestato e scarcerato per resistenza a pubblico ufficiale, con l’aggravante di aver compiuto una fuga che poteva rivalersi pericolosa per altri motociclisti e automobilisti, e inosservanza alle prescrizioni della sorveglianza speciale. Per il primo reato il giudice per le indagini preliminari convalidò l’arresto, per il secondo Solla restò indagato ma a piede libero. Il gruppo Solla di Ponticelli, ritenuto legato ai Sarno quando quest’ultimo era l’unico clan, è conosciutissimo dalle forze dell’ordine che si occupano della malavita del quartiere. Negli ultimi anni Salvatore, così come anche Bruno, si era avvicinato ai De Luca Bossa e i “Bodo” decisero di ammazzarlo in via Decio Mura. Secondo l’ipotesi più accreditata si era rifiutato di pagare il “pizzo” ai De Micco per continuare a svolgere attività illecite. Un omicidio per il quale furono arrestate cinque persone legate al gruppo dei “Bodo”. “Tabill” invece se la cavò 9 mesi dopo: aggredito da malviventi rimasti ignoti, fu accoltellato e picchiato con una spranga di ferro. Anche il movente non è mai stato chiarito bene, ma si può immaginare vito il profilo della vittima dell’agguato di lunedì scorso. Era pomeriggio quando Bruno Solla fu intercettato dai poliziotti di una volante del commissariato San Giovanni-Barra durante il servizio di controllo del territorio. Nel transitare in viale delle Metamorfosi hanno notato un uomo in sella a uno scooter che, alla vista dei poliziotti, accelerò bruscamente la marcia nella speranza di riuscire a eludere il controllo nonostante gli fosse stato intimato l’alt. Il motociclista a quel punto proseguì la corsa effettuando manovre pericolose per la circolazione stradale, innescando quindi un inseguimento terminato in via Cleopatra. Lì, dopo aver abbandonato il veicolo, fuggì a piedi.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo