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06 Aprile 2023 - 08:43
La vittima eccellente, il pilota della Ferrari Charles Leclerc, l’ha riconosciuto senza alcuna esitazione. Lui, arrestato due giorni da con l’accusa di essere stato l’autore del clamoroso scippo da 2,5 milioni di euro, respinge però con fermezza ogni tipo di addebito. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia tenutosi ieri mattina nell’istituto minorile di Nisida il 19enne Francesco Pinto ha dunque risposto alle domande del gip del tribunale di Lucca, sostenendo la propria innocenza: «Il mio assistito - ha dichiarato l’avvocato difensore Luigi Poziello - si è professa innocente a ogni contestazione di reato formulata dal pubblico ministero, spiegando di non aver partecipato alle rapine che gli vengono addebitate. Non vogliamo che questo sia un caso mediatico di livello internazionale. Il mio assistito ha fiducia nella giustizia, nel pm che ha condotto le indagini, nelle forze dell’ordine e nel gip che lo ha interrogato». L’avvocato Poziello ha preannunciato che presenterà ricorso al tribunale del Riesame di Firenze per fare chiarezza sulla vicenda. Pinto era ritornato in libertà solo due settimane fa, quando il giudice di Napoli Nord gli aveva concesso i domiciliari, quando era stato acciuffato dopo un anno di latitanza. L’inchiesta sul clamoroso colpo messo a segno la sera del 18 aprile 2022 a Viareggio è stata condotta dai carabinieri che sono riusciti a chiudere il cerchio. In manette, raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere sono così finiti Luciano Allinoro, 39enne dei Banchi Nuovi imparentato con i Lepre del Cavone, Annamaria Nocerino, 29enne di San Giorgio a Cremano ma residente a Ponticelli, Davidh Stefanoni, 29enne dei Quartieri Spagnoli e figlio di uno storico esponente della banda del buco, e Francesco Pinto, 19enne di Piedimonte Matese ma residente a Caserta. La gang aveva scippato al pilota una Richard Mille dal valore di oltre 2 milioni di euro.
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