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06 Aprile 2023 - 08:58
Attualmente solo l'8% degli italiani sarebbe disposto a effettuare opere di efficientamento energetico per adeguarsi alla direttiva Ue sulle case green. Inoltre, il 52% non è a conoscenza della classe energetica della propria abitazione. Sono i dati della nuova ricerca di Changes Unipol, realizzata ed elaborata da Ipsos, che ha analizzato le posizioni degli italiani, in alcune città tra cui Napoli, su questo tema e, più in generale, sullo stato dell'arte delle città italiane in materia di sostenibilità ambientale. La riduzione dei bonus edilizi ha avuto un impatto sulle intenzioni future degli italiani: quasi 1 italiano su 4 (23%) ritiene che nei prossimi 12 mesi non effettuerà lavori di efficientamento energetico a causa delle minori agevolazioni. I cittadini di Firenze (48%) e Bari (43%) risultano quelli maggiormente intenzionati a procedere con le ristrutturazioni, Torino (21%) è invece la città meno propensa. Per contro, negli ultimi 3 anni, un italiano su cinque (21%) ha eseguito lavori di ristrutturazione finalizzati all'efficientamento energetico. Il dato più elevato si registra sempre a Firenze (34%), seguono Verona (29%) e Cagliari (27%). Bologna (15%) e Napoli (18%) sono state le aree metropolitane con le minori attività. Napoli fanalino di coda e tra chi ha effettuato ristrutturazioni o lavori, quasi l'80% è ricorso a bonus e agevolazioni, in particolare alla detrazione fiscale del 50%. Seguono un 28% che ha fruito dell'Ecobonus al 65% e un 27% del Superbonus al 110%. Oltre a un focus sull'efficientamento energetico degli edifici, la ricerca Changes Unipol ha esteso l'analisi allo stato dell'arte delle città italiane in materia di sostenibilità ambientale, dalla quale emergono alcuni interessanti aspetti. La ricerca rileva come il giudizio degli italiani in tema di sostenibilità green ed efficienza energetica delle città sia molto severo e non raggiunga la sufficienza (5,4 il voto medio su una scala da 1 a 10). Solo il 27% esprime una valutazione positiva (almeno voto 7), ma quasi uno su due (45%) è molto critico. Tra le città, Bari (21% i voti 8-10) e Bologna (20% i voti 8-10) esprimono i punteggi più alti. Napoli e Roma sono, invece, le aree metropolitane che evidenziano le maggiori criticità, con percentuali di cittadini insoddisfatti (voti 1-5) pari, rispettivamente, al 59% e al 55%. Se poi si sentono i piccoli proprietari il dato si accentua ancora di più. Secondo la gran parte di questi infatti il problema economico e di un esborso così importante, ricadente sul singolo proprietario e con il bonus se non bloccato ridotto al lumicino, è perssochè impossibile da programmare. La pressione fiscale, dicono, i mancati introiti dei fitti per tantissime persone, soprattutto famiglie, che per problemi economici non riescono a pagare, e l’aggiunta di un costo così oneroso, rischiano di mettere i piccoli proprietari in ginocchio.
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