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08 Aprile 2023 - 08:00
NAPOLI. Non si aspettava una reazione così decisa dal proprietario del bar e da alcuni avventori, oltre che un intervento tanto rapido dei carabinieri. Così Pasquale Campana, 47enne di Casalnuovo già conosciuto dalle forze dell’ordine, ha concluso la rapina solitaria in via Santa Maria di Costantinopoli, a due passi dal Museo archeologico, nel carcere di Poggioreale. Erano le 16 di ieri quando ha tentato il colpo, cominciato per lui male e finito peggio. Dovrà rispondere anche di lesioni nei confronti del gestore del locale, Salvatore Guerra, e di un cliente presente in qual momento, cittadino bulgaro: il primo ferito da un coltello alla mano mentre l’altro ha riportato delle contusioni. Ecco la ricostruzione della vicenda fornita dai militari dell’Arma. Alle 16 circa i componenti di una pattuglia di motociclisti del Nucleo radiomobile di Napoli, mentre percorreva via Santa Maria di Costantinopoli (zona Museo), sono stati allertati da un passante che segnalava un evento grave non meglio precisato all’interno del bar “Principe di Napoli”. Era in atto infatti una rapina da parte di un uomo che, armato di coltello, aveva ferito il proprietario alle mani e un cliente intervenuto a difesa della vittima. I carabinieri e altri avventori del locale, che hanno mostrato coraggio civile ai quali va un plauso, sono entrati subito in azione riuscendo a bloccare l’aggressore con ancora in mano l’arma da taglio. Dopo i primi concitati minuti, è emerso che il rapinatore si era impossessato di 35 euro, ma poi qualcosa era andato storto rovinando i suoi piani. Approfittando di un momento distrazione, il proprietario del bar e il cittadino bulgaro sono riusciti a impedendogli di fuggire bloccandolo alle spalle. Ma la reazione dello sconosciuto (in quel momento ancora tale) è stata violenta: con il coltello che fino ad allora aveva utilizzato soltanto a mò di minaccia ha colpito il 31enne Salvatore Guerra alla mano destra e Todor Pavlof, 49enne. Per entrambi fortunatamente nulla di grave: sono stati poi curati sul posto dal personale del 118, chiamato dai carabinieri e accorsi nel più breve tempo possibile. I carabinieri hanno stretto le manette intorno ai polsi di Pasquale Campana e lo hanno portato in manette alla caserma del Radiomobile prima di accompagnarlo in serata al carcere di Poggioreale. Dovrà rispondere di rapina aggravata e non è legato alla malavita organizzata. Secondo gli investigatori è possibile che sia uscito di casa senza avere un’idea precisa su dove compiere una rapina, decidendo sul momento di fare irruzione nel bar “Principe di Napoli”, uno dei più conosciuti della città per essere ben frequentato. Ma la scelta non si è rivelata felice e certamente non si aspettava la conclusione. Intorno al bar si è radunata una folla, prima attirata dalle urla che provenivano dall’interno e poi dal perfetto blitz dei carabinieri.
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