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Denuncia gli estorsori, tre arresti

Denuncia gli estorsori, tre arresti

Presi Antonio Alterio, Salvatore Lupoli e Giuseppe Bussola. Irreperibile una quarta persona. Sono ritenuti legati al clan della 167: avevano chiesto il pizzo al titolare del bar Bellagio

ARZANO. Tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso: imprenditore denuncia e fa arrestare i suoi aguzzini. In cella tre esponenti del clan della 167 di Arzano mentre una quarta persona è irreperibile. Pochi giorni sono bastati ai poliziotti per identificarli e ammanettarli. Ad inchiodarli non solo la denuncia del commerciante ma anche le immagini della videosorveglianza. I quattro, forti della loro appartenenza al clan e del loro curriculum criminale, avrebbero imposto al titolare del bar Bellagio, grossa attività da qualche mese aperta al pubblico, una tangente da 2mila euro al mese, da versare per “gli amici di Arzano” per ottenere la tranquillità.

Per questo motivo sono finiti in manette, destinatari di una ordinanza di custodia in carcere, due pregiudicati e un incensurato, ritenuti legati al clan della 167 di Arzano. Destinatari del provvedimento sono Antonio Alterio, 29 anni; Salvatore Lupoli, 29 anni, e Giuseppe Bussola, 22 anni, quest’ultimo incensurato, mentre una quarta persona sarebbe al momento irreperibile. Il provvedimento, emesso su richiesta della Direzione distrettuale antimafia ed eseguito dalla polizia di Stato, è arrivato al termine di indagini effettuate dalla Squadra mobile e dal Commissariato di Frattamaggiore e coordinati della Direzione distrettuale antimafia. Dall’attività investigativa è emerso che i tre, a partire dal 26 marzo 2023, avevano preso di mira la grossa attività commerciale, presentandosi, in maniera esplicita, come emissari del clan. Si tratta di quattro esponenti di primissimo piano del clan della 167 di Arzano.

A finire in cella, Antonio Alterio, gambizzato in un circolo ricreativo a novembre del 2021, nonché fratello di Gennaro e Raffaele finiti anch’essi in carcere il 24 aprile dell’anno scorso, unitamente ad altre 27 persone, in quanto facenti parte del sodalizio criminale della 167, costola degli Amato-Pagano. Gennaro Alterio si era reso irreperibile e successivamente era arrestato sulla spiaggia dai carabinieri che si erano finti bagnanti. Gli altri arrestati sono Salvatore Lupoli, alias ’o trombone, e Giuseppe Bussola.

Ricercato attivamente un quarto uomo soprannominato pall ’e fierr, ex affiliato al clan Moccia. «Grazie alla polizia di Stato sono riuscito a trovare la forza per denunciare ma chiedo di non essere lasciato solo in questo momento così difficile per me e la mia famiglia ha detto ai cronisti Giovanni, imprenditore 40enne -. Spero che questo mio gesto non rimanga isolato e possa essere da sprone per altri commercianti di Arzano vessati dalla camorra e costretti a pagare il “pizzo”».

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