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13 Aprile 2023 - 08:51
NAPOLI. Una lotta che va avanti dal 2017 quella del comitato No Box che si oppone alla realizzazione delle centinaia di box interrati nell’area di piazza degli Artisti e via de Bustis. Si tratta di un progetto al quale l’amministrazione de Magistris si era fermamente opposta, il corso degli eventi ha poi voluto che i ruoli si ribaltassero con una sentenza del Consiglio di Stato a seguito del ricorso della cooperativa Napoli 2000 vincitrice dell’appalto. Francesco Di Mauro è uno dei membri di punta della rete No Box – che a sua volta tiene al suo interno una dozzina di altre sigle e associazioni – e racconta che «la costruzione di questi box non risolve per altro il problema di avere la macchina sotto casa perché un cittadino di San Martino non trae alcun vantaggio dal tenere ferma l’auto a piazza degli Artisti, ad esempio». E’ infatti da una delle piazze più centrali del quartiere Arenella che per Di Mauro partirebbe quello che per i No Box è un vero e proprio scempio: 18 metri di larghezza per il cantiere che “sventrerebbe” piazza degli Artisti per la costruzione dei primi 300 box interrati. «Noi abbiamo a cuore la salvaguardia e la tutela dell’ambiente, abbiamo a cuore la sicurezza degli edifici della zona, abbiamo a cuore il lavoro dei mercatali», perché via de Bustis è uno dei centri nevralgici dello storico mercato di quartiere. La situazione è piuttosto complessa. Quello che la rete No Box denuncia con forza è la controtendenza con il resto d’Europa: mentre in tutto il vecchio continente si ragiona di città ecosostenibili, trasporto pubblico gratuito e funzionante h24 in Italia vi è ancora un grande utilizzo della propria vettura privata. «I parcheggi – insiste Di Mauro – sono attrattori di traffico perché le persone prendono l’auto se sanno di poter trovare facilmente parcheggio, mentre magari potrebbero ragionare di soluzioni alternative». Poche settimane fa il comitato di cui Di Mauro fa parte insieme ad altri ha fatto irruzione durante un convegno nella sede di architettura dell’università Federico II a via Forno Vecchio: «C’era un convegno in cui era ospite l’assessore Cosenza, il quale sosteneva la mobilità sostenibile. Terminate queste esposizioni che condividevamo abbiamo dato vita ad un momento di contestazione proprio perché ci chiedevamo dove fosse la coerenza dell’assessore, il quale si è trincerato in commissione mobilità dietro l’obbligo dell’ente locale di dover ottemperare alla sentenza del consiglio di Stato», Di Mauro non ha dubbi nello scagliarsi contro il responsabile del trasporto pubblico della giunta Manfredi. Il comitato No Box si dà appuntamento nei pressi della scuola elementare Luigi Vanvitelli per la mattina di domenica per un momento di dibattito pubblico, che sarà presieduto da due giornate di volantinaggio i prossimi ieri e domani. «Ci piacerebbe – conclude Di Mauro rilanciando l’appuntamento mattutino della prossima domenica – costruire anche un convegno pubblico con urbanisti, architetti e chi più ne ha più ne metta; vogliamo allargare il fronte di lotta anche per chi in questo momento è a casa sul divano convinto di protestare con un click in attesa del momento in cui arriverà la prima ruspa».
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