Cerca

Metro: le case “tremano”, paura a Miano

Metro: le case “tremano”, paura a Miano

NAPOLI. Gli ultimi mesi hanno trasformato i disagi in paura. Quella che stanno vivendo gli abitanti tra via vecchia comunale Miano, via vecchia Miano e zone limitrofe nei pressi dell’aeroporto di Capodichino. La paura è causata dai gravi dissesti che colpiscono da tempo le abitazioni della zona, con vistose crepe, pavimenti rialzati e pareti rigate da infiltrazioni d’acqua. La causa? Da gennaio scorso, nel quartiere si sono intensificati i lavori della metropolitana per la costruzione della tratta che raggiungerà l’aeroporto: i residenti vivono nel terrore, perché avvertono continuamente forti vibrazioni che stanno minando, a loro dire, l’integrità degli edifici. Domenico Iorio, proprietario di due immobili in via vecchia Miano II traversa, dopo aver verificato il crollo di alcuni mobili e suppellettili in cucina, ha deciso per la propria tutela di rivolgersi all’associazione consumatori Aidacon, e con lui altri residenti della zona. «Ho potuto controllare personalmente – ha precisato Carlo Claps, presidente Aidacon - che la situazione è molto delicata, gli appartamenti presentano crepe evidenti, continuano a verificarsi cadute di calcinacci e crolli di mobili. È allarmante in alcuni appartamenti notare la variazione della pendenza dei pavimenti e questo non è assolutamente un buon segno». Tutto ciò potrebbe essere conseguenza delle vibrazioni trasmesse nel terreno dai lavori di scavo della metropolitana, eseguiti in questi mesi in aree immediatamente contigue agli edifici della zona. «La cosa più preoccupante è che in quell’area questo tipo di interventi continuerà ancora per mesi, con grossi rischi per la sicurezza dei residenti» ha detto ancora Claps. Alcuni abitanti delle palazzine interessate alle vibrazioni e che hanno subito evidenti danni, hanno costituito da qualche giorno un comitato e dato mandato ad Aidacon per essere tutelati, nel frattempo però due famiglie hanno già abbandonato le rispettive abitazioni: «Non vogliamo aspettare che si verifichi una tragedia, ci siamo arrangiati approfittando dell’ospitalità di amici e familiari ma questa situazione non può andare avanti. A parte i danni, è impossibile stare in casa tutto il giorno con rumori incessanti e fastidiosi». C’è poi la questione burocratica a impensierire ulteriormente le famiglie che popolano quelle zone: chi deve garantire la sicurezza degli stabili? «Chiediamo di far cessare il solito balletto di responsabilità tra i vari addetti ai lavori – ha precisato ancora Claps – perché la gente ha diritto di sapere come si evolvono gli scavi e che tempi sono previsti prima della loro conclusione. Finora solo in un paio di occasioni, i tecnici della metropolitana hanno fronteggiato qualche intervento straordinario, il problema però è che ogni giorno si registrano lesioni e anomalie agli immobili. Tocca al Comune intervenire? Alle ditte appaltatrici? O la competenza è soltanto della metropolitana di Napoli? La gente è stanca e preoccupata e di propria iniziativa ha chiesto verifiche strutturali ai Vigili del fuoco: come Aidacon, diffideremo le società incaricate e le istituzioni competenti affinché intervengano in fretta per evitare che si verifichino tragedie derivanti da possibili crolli. Dopodiché agiremo per ottenere il risarcimento di tutti i danni subìti dai residenti di zona». Nel frattempo, preso atto delle continue lamentele degli abitanti, i tecnici della metropolitana hanno installato centraline e montato impalcature per meglio monitorare l’andamento dei lavori ed ulteriori conseguenze.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori