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19 Aprile 2023 - 09:15
NAPOLI. In via Torre Cervati, intorno all’ Arco settecentesco in tufo che rischia di crollare, gli operai della “Napoli Servizi” inviati dal Comune hanno montato ieri mattina una rete in ferro. La recinzione dovrebbe servire ad impedire il parcheggio delle auto - che nelle settimane scorse è proseguito indisturbato nonostante la rete in plastica installata il 20 marzo – e soprattutto il ferimento di passanti per il frequente distacco di pietre. Pressato dalle proteste dei residenti e dagli articoli del “Roma”, che hanno spinto il senatore di FI Francesco Silvestro a presentare il 1 marzo un’interrogazione al ministro per la Cultura Gennaro Sangiuliano, il Comune ha voluto prevenire guai peggiori. La soluzione trovata, però, non soddisfa affatto i residenti. Alcuni di essi ieri hanno protestato vivacemente con gli agenti della Polizia Locale che assistevano al montaggio della recinzione. «Così non si risolve niente» afferma Ornella Serio, e punta il dito contro le auto in sosta vietata, una delle quali, protetta da una transenna e parcheggiata a pochi metri dall’ Arco a rischio crollo, davanti all’ ingresso della scuola media “Nevio”. «Vorrei sapere come si fa a fare intervenire i vigili urbani in questa strada, totalmente abbandonata. Quanto all’ Arco, mi chiedo che cosa si aspetta ad abbatterlo». La professoressa Gabriella Ciancio, docente alla “Nevio”, segnala l’ assenza di paletti dissuasori per le auto e lancia l’ allarme per la viabilità. «Non c’è un percorso pedonale. L’ anno scorso un nostro alunno è stato investito da un’auto ed è stato ricoverato in ospedale». Arrabbiati per quello che ritengono un peggioramento della vivibilità a Torre Cervati, i residenti annunciano un esposto alla magistratura nei confronti della Municipalità 10 (Fuorigrotta), nella cui giurisdizione ricade l’ Arco di Torre Cervati e del Comune di Napoli.
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