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21 Aprile 2023 - 18:38
«Sant’Agostino sottolinea spesso la dinamica di gratitudine e di gratuito contraccambio di dono», ha osservato il Papa, nella catechesi dell’udienza generale del 19 aprile pronunciata in piazza San Pietro, a proposito del modo in cui quest’ultimo descriveva la figura di San Lorenzo, che «amò Cristo nella sua vita, lo imitò nella sua morte». È nell’ottica di questa dinamica di gratitudine e di gratuito contraccambio di dono, che si è inserita l’azione dell’Istituto Isabella d’Este Caracciolo di Napoli che, in occasione del decimo anniversario del suo pontificato, ha consegnato al Santo Padre un piviale. La veste liturgica donata al Papa è stata interamente ideata, progettata e realizzata da studenti e docenti dell’Istituto all’interno dei laboratori di moda. «Regalare il piviale al Papa è stata un’emozione fortissima perché abbiamo accorciato la distanza con la sua figura – ha affermato la dott.ssa Giovanna Scala, Dirigente Scolastico dell’Istituto Isabella d’Este Caracciolo di Napoli – E’ stato un momento di riflessione per il nostro Istituto che si pone sempre in una dimensione di ricerca, partecipando da anni alle iniziative di solidarietà e confronto con le Istituzioni che riguardano la società”. Un abito liturgico di solenne valore, quello donato a Papa Francesco, che, come ha spiegato Padre Gian Matteo Roggio negli studi di Tv2000, oggi si usa per la venerazione all’Eucarestia, “il piviale è ciò che il sacerdote indossa quando benedice il popolo con l’Eucarestia».
Durante la progettazione di questa veste liturgica, il Papa ha raccolto studenti e docenti dell’Istituto partenopeo nella riflessione sulla devozione a “Maria che scioglie i nodi”, il dipinto realizzato intorno al 1700 dal pittore tedesco Johann Georg Melchior Schmidtner, da cui ha avuto origine una grande devozione mariana, ricordando loro quanto il popolo napoletano sia vicino all’umanità e al messaggio d’amore propri del Papa: «La consegna del piviale – ha spiegato la D. S. Scala, negli studi di Tv2000 in compagnia di alcuni dei suoi studenti – è stata il frutto di un percorso lungo che l’Istituto ha iniziato un po’ di anni fa, avendo un’idea di istruzione, formazione ed educazione che abbraccia tutti i processi che appartengono al genere umano ai fini di una vita dignitosa».
“Maria, icona della trinità” è il nome scelto per il piviale realizzato per il Santo Padre, ideato partendo dall’analisi e dalla ricerca sul tema della devozione a “Maria che scioglie i nodi”, una devozione che accomuna il popolo napoletano e il Papa. La realizzazione dell’abito liturgico ha seguito in tutto e per tutto l’iter progettuale, principio cardine del percorso formativo che la dott.ssa Scala porta avanti da dieci anni nel suo Istituto superiore, basato sullo studio approfondito degli elementi e del messaggio che si intende comunicare con un prodotto tessile. La scelta dei colori utilizzati non è stata casuale: il piviale è stato realizzato in bianco, il colore per eccellenza nell’espressione della purezza, usato nelle celebrazioni mariane. Per le decorazioni, una serie di triangoli volti al richiamo del numero trinitario e che consistono in una destrutturazione delle bugne della Chiesa del Gesù Nuovo della città partenopea, sono stati scelti i colori azzurro e oro; il primo, simbolo dell’anima liberata dai nodi della materia, nonché immagine della città di Napoli e il secondo, il colore associato alla divinità. Il dipinto e la profonda devozione di innumerevoli fedeli alla Madonna che scioglie i nodi, sono stati oggetto di uno studio approfondito e accurato che ha coinvolto gli studenti dell’Istituto napoletano al fine di una progettazione che rispecchiasse il suo significato più puro, ben analizzato da Padre Gian Matteo Roggio: «Un ex voto che ha talmente conquistato la mente e il cuore delle persone che dal ricordo di una grazia particolare ricevuta è diventata anche l’indicazione di un cammino da percorrere. Un cammino che ha percorso Papa Francesco. Il cammino che suggerisce quel quadro è il cammino della fiducia e della speranza: il cammino della fiducia, io non sono solo quando mi trovo ad affrontare i nodi della vita e il cammino della speranza, quei nodi che pure io sperimento, non sono destinati a rimanere lì per sempre, sono nodi che possono essere sciolti».
Una devozione, quella a “Maria che scioglie i nodi”, che investe anche il popolo napoletano: all’interno della Chiesa dell’Incoronatella nella Pietà dei Turchini sita in via Medina a Napoli, infatti, la celebrazione Eucaristica del sabato è dedicata a tale devozione. «Si tratta di occasioni in cui i fedeli sottopongono all’attenzione della Madonna i propri nodi; nodi che giungono alla nostra Chiesa non soltanto in maniera fisica, ma anche virtuale, grazie alle moderne tecnologie che ci permettono ad oggi di riceverli da ogni parte del Mondo, attraverso indirizzi e-mail e contatti whatsapp dedicati», ha spiegato il prof. Giovanni Cosenza.
Un lavoro lungo e complesso quello della realizzazione del piviale da donare al Santo Padre che ha la stessa potenza di un’opera d’arte: in un momento storico in cui le nuove generazioni sono spesso viste come meri possessori di uno smartphone, un folto gruppo di studenti napoletani dimostra quanto a fare la differenza nel loro percorso di crescita influiscano valori come impegno, professionalità, umanità e fratellanza, degni di una Buona Scuola.
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