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25 Aprile 2023 - 09:06
Secondo l’assessorato al Turismo si parla di 450mila persone con strutture recettive piene all’80%
NAPOLI. Piaccia o no Napoli resta fra le cinque mete italiane preferite dai turisti nazionali e internazionali anche per questo lungo ponte del 25 aprile. In arrivo, nel lungo weekend del ponte della Liberazione, circa 450mila turisti – secondo le stime dell’assessorato al Turismo di Teresa Armato. I volani di questa nuova impennata di preferenze, con strutture ricettive piene all’80%, si confermano la cultura e subito dopo il food, anche se da ultimi sondaggi sta rimontando in maniera vertiginosa anche la festa per il terzo scudetto del Napoli.
Ma al di là del folclore la cultura da Caravaggio a Picasso passando per Raffaello, fa davvero da traino, poi lo sport da vivere e da visitare, con Largo Maradona e la città che mano mano si sta sempre più colorando di azzurro. Il 25 aprile ingresso gratis in tutti i luoghi della cultura statali, compresi i siti gestiti dalla Direzione regionale Musei Campania (tra cui Certosa di San Martino, Duca di Martina e Sant’Elmo) e Bosco di Capodimonte particolarmente apprezzato per i giardini e per le collezioni che propone in questo fine settimana. L’offerta artistica, in città, è infatti a livelli massimi. Per Pasqua in città sono arrivati 220mila visitatori, con un incasso di circa 60 milioni.
Numeri record, probabilmente destinati a essere superati da quelli del ponte appena iniziato. Secondo i dati Gesac, all’aeroporto di Capodichino, da ieri e fino a domani, sono previsti 225mila passeggeri (75mila sul segmento nazionale e 150mila internazionale), con una media di 37.500 al giorno. Per quanto riguarda gli arrivi dall’estero, i mercati di provenienza più rappresentantivi sono Gran Bretagna, Francia, Germania, Scandinavia e Paesi Baltici, con una riconferma per gli americani che da Pasqua hanno rifatto il loro ingresso in città. Quanto alle strutture ricettive, nel fine settimana, secondo i primi datisuperano l’80% di occupazione, secondo Federalberghi, con soggiorni tipo di 4 giorni. Archiviato del tutto, quindi, il mordi e fuggi che ci ha classificato negli anni addietro. Centro storico in testa, Mergellina e Lungomare come seconda opzione, Napoli apre le porte senza tralasciare alcun quartiere.
Siti e portali di viaggio la danno come vincente. Addirittura Preply, una app per l’apprendimento delle lingue, ha stilato un report dal quale si evince quali sono le città italiane più apprezzate dai turisti, non come presenze turistiche ma come recensioni positive. Da lecce, in decima posizione, si risale alla nona con Milano, la romantica Venezia, solo quinta Roma e sul podio Napoli terza con 125.026 mila recensioni delle quali il 93,7% sono positive. Questo, se fosse ancora necessario, a dimostrazione che l’industria del turismo è definitivamente ripartita da Natale in poi, raggiungendo e forse superando addirittura i livelli precovid. A Napoli questo si sta sicuramente verificando. Lo dimostra la folla, oceanica, che “occupa” le strade del centro dove, in alcuni segmenti è addirittura difficile camminare a piedi, come ai Quartieri Spagnoli dove il pellegrinaggio al murale di Maragona non trova fine, oppure in via Toledo dove sono concentrate buona parte delle prelibatezze culinarie partenopee.
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