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Il ministro Sangiuliano a Napoli: «Il Monte di Pietà sarà museo»

Il ministro Sangiuliano a Napoli: «Il Monte di Pietà sarà museo»

 «Credo fortemente nel connubio tra tutela e sviluppo che deve essere alla base dell'azione di valorizzazione del centro storico di Napoli, uno scrigno di ricchezze culturali». Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano lancia questo messaggio dalla chiesa di Basilica della Pietrasanta in occasione del confronto con le varie realtà territoriali sul piano di gestione del Centro storicoPatrimonio Unesco. A partecipare Nuove Socialità, Giovani Europa, Portosalvo, Pietrasanta, I Sedili di Napoli, Le Botteghe di San Gregorio Armeno e I Siti Reali presiedute rispettivamente da Salvatore Ronghi, Luigi Rispoli, Antonio Pariante, Giuseppe Serroni, Raffaele Iovine, Vincenzo Capuano e Alessandro Manna. Assente il sindaco Gaetano Manfredi, bloccato da impegni istituzionali.

LA VALORIZZAZIONE DEL CENTRO STORICO. «Da orgoglioso napoletano - la promessa del ministro - profonderò ogni impegno per valorizzare questa immensa ricchezza culturale e per dare slancio allo sviluppo culturale, economico e sociale della città che vanta importanti primati e che deve riprendere la strada del suo antico splendore». Riferendosi al centro storico, Sangiuliano annuncia come il suo ministero abbia «quasi perfezionato l’acquisto dell’edificio del Monte di Pietà che noi vogliamo destinare a funzione museale e culturale. Certo non ci metteremo dentro un ristorante».

LA SITUAZIONE DELL’ALBERGO DEI POVERI. Il ministro aggiorna poi la situazione rispetto al rilancio dell’Albergo dei Poveri, per il quale sono destinati 130 milioni di euro circa dopo i 33 milioni ulteriori stanziati un mese fa dal Ministero della Cultura. «Tra dicembre 2023 e gennaio 2024 contiamo di aprire i cantieri, per cui è già stato sottoscritto con il sindaco l’accordo di programma in cui abbiamo dato vita ai contenuti», ricordando di aver portato «personalmente il sindaco di Napoli e Bernardo Mattarella, amministratore delegato di Invitalia, a Parigi a vedere l’operazione della grande biblioteca voluta da Mitterrand. Abbiamo tenuto una sessione di lavoro con i tecnici della biblioteca per cercare di trasporre alcuni contenuti nell’Albergo dei Poveri». Parlando dei Girolamini, Sangiuliano ricorda di esserci già stato «ben due volte a controllare personalmente, perché penso che un ministro debba avere anche una presenza fisica, se ti fai vedere le cose riesci a spingerle, se resti solo una carta o un decreto o un timbro le cose non marciano». In più, «abbiamo il progetto Capodimonte, 500 milioni di investimento con efficientamento energetico».

LO STATO DI BAGNOLI. Nota dolente, invece, il futuro dell’area ex Italsider di Bagnoli al posto del quale «non è stato fatto nulla, in altre parti del mondo in 40 anni hanno fatto grandi cose, qua stiamo ancora a discutere e a girare le carte. Napoli - ricorda Sangiuliano - negli anni ’50 e ’60 era la terza realtà industriale della nazione, avevamo 300mila occupati nell’industria. Tutto questo, anche per scelte scellerate non esiste più».

IL BLITZ ALLA FLORIDIANA. Prossimo passo del ministero della Cultura per Napoli, la Floridiana verso la quale, «tra qualche settimana volgerò lo sguardo» dato che si presenta in «condizioni di degrado e che invece può diventare un importante polmone verde per la città e i giovani». E nella quale il ministro si reca con un blitz fuori programma nel pomeriggio, tra l’inaugurazione della mostra Artemisia Gentileschi tra Roma, Firenze e Napoli al Museo Diocesano del Complesso Donnaregina e lo spettacolo La Zingara di Gaetano Donizetti al Conservatorio di San Pietro a Majella. Accompagnato da Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori Collinari, presente anche Luciano Schifone e per la direzione regionale Marta Ragozzino, Sangiuliano è chiaro: «Ho rilevato forti criticità alla Floridiana, un sito che per storia e bellezza merita una grande valorizzazione. Lavoreremo da subito in questa direzione». E Capodanno è soddisfatto: «Ringrazio pubblicamente il ministro Sangiuliano, per la sua sensibilità a un problema molto avvertito dai residenti del quartiere collinare e che oggi ha potuto constatare di persona il degrado e l’abbandono nel quale versa l’antico parco borbonico, annunciando altre visite anche per il futuro avendo a cuore la riqualificazione, in tempi rapidi, di uno dei siti più interessanti e frequentati del capoluogo partenopeo».

I PROSSIMI PASSI. Tra le prossime mosse, l’imminente presentazione di una «legge sul libro in cui ho voluto inserire l’equo canone per le librerie: vorremmo impegnare i Comuni e gli enti pubblici proprietari di immobili a dare in locazione gli immobili a librerie con un canone agevolato per evitare lo spopolamento delle librerie dei centri storici».

LA VISITA AL CONSERVATORIO. A concludere la giornata la visita al Conservatorio: «Nei secoli passati Napoli è stata una grande capitale musicale mondiale e, per rendersene conto, basta visitare luoghi come il Conservatorio, in cui sono ben visibili i segni della storia lasciati dai più famosi e importanti maestri. Basta girare per queste stanze per cogliere il valore importantissimo della musica napoletana».

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