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01 Maggio 2023 - 09:22
NAPOLI. Più che una rapina, un assalto di stampo militare. In tre, con i volti completamente travisati da caschi integrali e passamontagna, hanno atteso che uscissero da “’A figlia d’’o marenaro”, il ristorante più noto di via Foria, e armati fino ai denti si sono fatti consegnare il prezioso orologio Bulgari che indossava al polso e i 450 euro in contanti che custodiva nel portafogli. Quella di sabato è stata una notte a dir poco da incubo per Francesco Da Vinci, 29enne figlio del celebre artista Sal Da Vinci, al secolo Salvatore Michael Sorrentino, ritrovatosi in una manciata di secondi con ben tre pistole puntate alla testa. Il tutto davanti a decine di passanti e clienti ancora presenti nel gazebo del locale. La zona di via Foria, soprattutto nelle ore serali, non è purtroppo nuova a episodi del genere, ma quanto accaduto sabato ha davvero dell’incredibile. Il commando di rapinatori con tutta probabilità ha agito a colpo sicuro, avendo adocchiato le vittime designate già all’arrivo al ristorante. Non appena Francesco Da Vinci e l’amico hanno finito di cenare, ecco che è scattata la feroce aggressione. La gang ha prima puntato l’amico del 29enne, che però è riuscito a sottrarsi alla furia dei giovanissimi banditi rifugiandosi subito all’interno di “’A figlia d’’o marenaro” e mettendo in salvo il prezioso Rolex che indossava al polso. A quel punto ad avere la peggio è stato il figlio del cantautore di origini newyorkesi. Il 29enne, che proprio in quel momento si trovava al telefono con la moglie (i due sono tra l’altro genitori di una bimba da appena una settimana), è stato colto di sorpresa dai tre balordi che, senza neanche dargli il tempo di capire cosa stesse per accadere, l’hanno strattonato e, non appena si è voltato sbarazzandosi del telefonino, gli hanno puntato ben tre pistole, cariche, dritte alla testa. A quel punto uno dei malviventi ha strappato con forza il Bulgari, si è fatto consegnare 450 euro e, insieme ai due complici, è salito in sella a uno scooter privo di targa, facendo così perdere ogni traccia di sé dileguandosi tra i vicoli a ridosso di via Foria. Messo al corrente della disavventura accaduta al figlio, Sal Da Vinci, che in quel momento si trovava a Roma, è rientrato a Napoli in piena notte e con il cuore in gola: «Il mio stato d’animo - spiega l’artista al “Roma” - è di profonda preoccupazione. Doveva essere una sera di festa e invece ha rischiato di trasformarsi in una tragedia. Da genitore sono estremamente spaventato, oltre che molto giù di morale». Il cantante lancia quindi un appello alle istituzioni: «È arrivato il momento di avviare un serio percorso di recupero sui ragazzi a rischio. La repressione non basta, è necessario puntare sulla scuola. Da cittadino chiedo allo Stato protezione e investimenti sulla sicurezza. Tornando a Napoli quella notte non ho visto in giro una sola pattuglia». Parole amare anche da parte di Francesco, che si rivolge direttamente ai suoi aggressori: « Non vi auguro il male, ma di passare un brutto momento come l’ho vissuto io in quei minuti per farvi capire quanto siete immondizia umana».
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