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02 Maggio 2023 - 08:42
NAPOLI. «Il Pnrr la soluzione per ridurre i tempi di realizzazione dei progetti». Questa la proposta della presidente del Consiglio comunale Enza Amato intervenuta nell’incontro pubblico tenutosi presso il Circolo Arci di Cavalleggeri con le realtà associative del territorio e con il Notaio Falconio sub Commissario di Governo del Progetto di Rigenerazione Urbana del Sin di Coroglio-Bagnoli, promosso dall'Associazione Mai Più Amianto-Aps. La trasformazione urbanistica di un’area tra le più belle e suggestive della città non può esulare dalla partecipazione delle popolazioni coinvolte che hanno sofferto la dismissione delle fabbriche e le malattie d’amianto. I temi discussi e le domande dei tanti cittadini intervenuti hanno riguardato soprattutto l'ambiente, e la ricaduta lavorativa nelle attività produttive che si creeranno. I quesiti posti riguardo al verde, lo sport, hanno sottolineato anche lo spreco e lo scandalo del Parco dello Sport “ridotto ad un relitto” come ha riconosciuto lo stesso Falconio. Nel merito – per consegnare la cittadella sportiva al territorio, ai giovani e alle famiglie - occorrono 20 milioni di euro per completare la bonifica integrativa e la rifunzionalizzazione delle strutture sportive, si è indicata, come suggerito dalla Presidente del Consiglio Comunale Enza Amato la strada del Pnrr, significativamente nell'utilizzo delle risorse affidate a progetti che si sa non realizzabili entro il 2026, favorendo in questo modo progetti esecutivi importanti dei Comuni, come quello del Parco dello Sport, e degli "usi temporali", Pontile e Pinetina, riducendone di molto i tempi di realizzazione. Sul tema della spiaggia e del mare affidata a Invitalia – ha riferito Falconio - «si è in attesa degli esiti degli esami in corso sulla fattibilità della bonifica dei fondali e degli arenili, esigibili tra giugno e settembre dell'anno in corso». Stessa situazione per il destino della colmata, anch'essa sottoposta a verifica tra la rimozione e il mantenimento, parziale o totale. Anche sulle risorse finanziarie, per le quali alcuni interventi hanno chiesto le certezze necessarie per evitare impatti "drammatici" sul prosieguo del programma, Falconio ha ribadito che «esistono relazioni con i vari Ministeri per recuperare 500 milioni di euro necessari per garantire una "serenità" finanziaria». Il vero problema non è l’inquinamento biologico essendo il mare balneabile, ma l’inquinamento chimico derivante dal deposito sui fondali di sostanze e di prodotti dell’acciaieria, dell’Eternit della Cementir. «Bagnoli non è indivisibile, monade - ha concluso Falconio. C’è un rapporto tra il Sin e il resto della città che pone problemi di mobilità, di accesso ai servizi, di altri interventi previsti come quello universitario a Cavalleggeri, che richiede una visione non unitaria e indivisibile, piuttosto come un grande mosaico con tessere da tenere insieme in una prospettiva urbanistica che ridia una funzione sociale diversa».
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