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Trappola mortale tra la festa, ucciso il ribelle dei “Fraulella”

Trappola mortale tra la festa, ucciso il ribelle dei “Fraulella”

NAPOLI. Sembrava una mission impossible e tale si è rivelata. I servizi segreti avevano lanciato l’allarme su possibili agguati a Napoli durante i festeggiamenti per lo scudetto, ma non si poteva controllare metro a metro tutto il territorio. Così all’una meno un quarto di ieri si è consumato un delitto atroce che per poco non ha provocato una strage: quello del 26enne Vincenzo Costanzo “Ciculill”, nipote dei ras D’Amico del parco “Conocal” di Ponticelli (tra cui la defunta boss Nunzia) nonché reggente del gruppo. Centrato da sei proiettili è morto in ospedale un’ora dopo mentre la fidanzata e i due amici che erano con lui sono stati feriti di striscio. Sulla tragica vicenda per gli investigatori ci sarebbe l’ombra del clan De Micco: “Enzo”, a quanto sarebbe emerso, non si era voluto allineare ai “Bodo” a differenza di altri pregiudicati della zona. Come spieghiamo meglio a parte, è il terzo omicidio dell’anno riconducibile alla nuova guerra nel quartiere, dove chi non accetta le condizioni viene eliminato. Vincenzo Costanzo, che in queste ore viene celebrato su Tik Toc e salutato con la scritta “Fratello per sempre”, non era sprovveduto nonostante la giovane età. Figlio di Maurizio Costanzo e di una sorella della moglie di Antonio D’Amico “Fraulella”, sapendo di essere un potenziale bersaglio da mesi non usciva dal Conocal. Ma giovedì sera, dopo la certezza matematica dello scudetto, il 26enne non ha resistito alla tentazione e con la fidanzata 22enne di Portici, un’altra ragazza e gli amici Ciro Paolillo di 23 anni e Ciro Donzelli di 20 ha raggiunto piazza Carlo III per partecipare alla festa azzurra. Dopo la mezzanotte il gruppetto si è spostato a piazza Volturno, dove qualcuno probabilmente ha segnalato la sua presenza ai killer. Quale occasione migliore per agire, approfittando della confusione generale? Costanzo, la fidanzata, l’altra ragazza (una 27enne di Ercolano), Ciro Paolillo e Ciro Donzelli erano fermi in piazza Volturno vicino a un Piaggio Liberty: due seduti e gli altri in piedi. In quattro a volto scoperto sarebbero arrivati su due moto, dalle quali sono scesi l’esecutore materiale dell’omicidio e un complice che si sono avvicinati in pochi secondi al nipote dei “Frauella” esplodendogli contro 7 proiettili: 4 lo hanno centrato al torace mentre gli altri 3 hanno ferito alla caviglia e alla gamba la 22enne, il 23enne e il 20enne. Altri amici o conoscenti hanno caricato i feriti in varie macchine: il più grave, dopo un passaggio a vuoto al San Giovanni Bosco il cui pronto soccorso è chiuso da tempo, al Cardarelli; la ragazza a Villa Betania, medicata e dimessa; i 2 giovani all’Ospedale del Mare, dove solo Donzelli è rimasto ricoverato per precazione. Sono scattate le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo e della compagnia Poggioreale, coordinati dalla Dda. La pista più battuta condurrebbe al clan De Micco, escludendo al momento responsabilità del gruppo De Luca Bossa. Sul motorino c’erano tracce di sangue appartenenti a una delle vittime e quindi non utili agli investigatori.

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