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08 Maggio 2023 - 08:47
Sono stati 159 gli interventi del servizio di emergenza sanitaria con 37 che hanno richiesto cure ospedaliere
NAPOLI. Se l’ombelico del mondo calcistico napoletano è lo stadio Diego Armando Maradona, dove va in scena l’abbraccio collettivo agli azzurri freschi campioni d’Italia nella festa al termine della partita tra la formazione di casa e la Fiorentina, la gioia viene esternata, naturalmente, in tutta la città. Caroselli di auto, traffico in molte zone in tilt anche perché non è stata prevista alcuna zona rossa.
LA ZONA DI FUORIGROTTA. È festa all’interno dello stadio ma naturalmente anche all’esterno. Complice anche il mini-piano stabilito soltanto per il quartiere, in migliaia scendono in strada per fare festa con bandiere e fumogeni ma anche con batterie di fuochi d’artificio. Sono tantissimi i giovani ma anche le famiglie si godono una gioia attesa per 33 anni da tutta la città all’urlo di «Napoli campione». E i tifosi baby, quelli praticamente ancora in fasce, sono vestiti di azzurro anche perché, dicono molti genitori, «il tifo per il Napoli è una cosa che va tramandata alle future generazioni».
IL LUNGOMARE E PIAZZA DEL PLEBISCITO. Ma dove la gioia è ancora più visibile è tra piazza del Plebiscito, dove molti tifosi avevano cominciato a fluire già all’inizio della partita, e il Lungomare dove in migliaia di sono riversati dopo aver visto la partita tra gli azzurri e la Fiorentina. Caroselli di auto con bandiere su una delle passeggiata più belle del mondo con lo spettacolo dei fuochi pirotecnici a Castel dell’Ovo. A via Acton, invece, traffico in tilt con un “treruote” attrezzato con tanto di striscioni che rimane bloccato nel traffico, con gli occupanti che sono costretti a spingerlo per sottrarlo alla morsa delle auto che diventa sempre più stringente.
PIAZZA TRIESTE E TRENTO E VIA TOLEDO. Intanto, dopo la prima notte di festeggiamenti per il fresco scudetto di giovedì scorso, anche piazza Trieste e Trento e via Toledo tornano ad animarsi appena si conclude la partita allo stadio Maradona. E ai tanti tifosi azzurri si uniscono anche i turisti che vogliono partecipare a una festa che probabilmente non avevano mai visto prima. Tutti uniti, tutti a esaltare la grande impresa compiuta dagli uomini di Luciano Spalletti.
LARGO MARADONA, TUTTI IN GINOCCHIO DA DIEGO. Il cuore della festa resta quello dei Quartieri Spagnoli sotto il murale di Diego Armando Maradona. Tutti ripetono il canto che era stata la colonna sonora di giovedì sera: «Sarò con te, e tu non devi mollare, abbiamo un sogno nel cuore, Napoli torna campione». Anche qui accanti ai tifosi ci sono molti turisti che indossano le maglie di molti eroi dello scudetto, quel tricolore che all’inizio della stagione sembrava soltanto un sogno e che invece è diventato realtà.
CENTRO STORICO E SANITÀ. Ma è grande festa anche nel centro storico, in particolare nelle zone di piazza Dante e piazza Bellini, quest’ultima tradizionale meta della movida partenopea. Ma si fa festa anche al rione Sanità, uno dei posti più caratteristici del capoluogo campano, dove la gente scende in piazza già prima del fischio finale per far sì che la festa sia davvero vissuta in tutta la sua interezza.
ANCHE AL VOMERO È GRANDE FESTA. Grande festa anche al Vomero, dove non mancano anche aspetti pittoreschi. Centinaia di tifosi e passanti cantano e ballano abbracciati sotto un balcone “speciale”: quello del “nonno di via Luca Giordano, tifoso doc dal 1926” che sui sociali ricorda che da lì sono stati festeggiati i prini due titoli tricolore e anche la coppa Uefa, tre trofei conquistati sotto al presidenza di Corrado Ferlaino.
LE PERIFERIE. È grande festa anche nelle periferie del capoluogo. Gente in strada a Secondigliano e Scampia, tra botti, fuochi e caroselli di auto. Ed entusiasmo alla stelle anche nell’area nord, specie a Pianura. Festeggiamenti anche nell’area orientale a San Giovanni a Teduccio, segnatamente a Taverna del Ferro dove il volto di Diego Armando Maradona domina dall’alto di uno dei palazzi.
SI FA FESTA ANCHE IN PROVINCIA. E anche in provincia di Napoli si ripetono le scene viste giovedì sera subito dopo la conclusione della partita tra la formazione partenopea e l’Udinese che aveva sancito la matematica certezza dello scudetto. Botti e trombe “spianate” a Portici, Torre del Greco ed Ercolano, specie nelle zone più popolari, così come a Castellammare di Stabia. E c’è anche qualche città dove si festeggia doppiamente. È il caso di Sorrento che celebra il ritorno in serie C dei rossoneri e la vittoria del tricolore della squadra di Luciano Spalletti.
IL BILANCIO DELL'ASL NAPOLI 1. Intanto, il bilancio del servizio di emergenza sanitaria predisposto dall'Asl Napoli 1 segnale un totale di 159 interventi tra health point e 118, di cui 37 hanno richiesto cure ospedaliere tra codici rossi, gialli e verdi. I codici rossi sono soltanto 9
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