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10 Maggio 2023 - 09:08
«Sarà un maggio in vetta, come la città, la squadra di calcio e tutti i napoletani». Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, presenta così il Maggio dei Monumenti che prenderà il via venerdì per concludersi il 4 giugno. «Avremo un mese di eventi che coinvolgeranno tutta la città, con musica, teatro, cinema, danza e la visita di luoghi non noti che cerchiamo di far scoprire a turisti e napoletani visto che sono bellissimi e spesso poco conosciuti - dice il primo cittadino -. Ci sarà anche un ampliamento della partecipazione con il coinvolgimento delle scuole attraverso la Fondazione Napoli 99: in questo modo riprendiamo una tradizione importante per questa città. E poi abbiamo un programma “fringe”, con diverse associazioni che proporranno una serie di iniziative che saranno sostenute dal Comune di Napoli». Dal canto proprio Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli, evidenzia che «proponiamo un’offerta ricchissima e complessa, fatta di cinema, danza, musica, reading, che riguarderà tutti i quartieri della città con 80 spettacoli gratuiti finanziati dal Comune cui si aggiungono quelli delle associazioni territoriali che noi sponsorizziamo. E riprendiamo anche il rapporto con la scuola e i giovani attraverso la Fondazione Napoli 99 di Mirella Barracco cui si deve, storicamente, la nascita e il successo della manifestazione. Ci sarà, quindi, un mix di innovazione e tradizione in un’offerta ricchissima che farà felici i napoletani e i turisti». Francesca Amirante, storica dell’arte e consigliera del sindaco per il patrimonio diffuso, sottolinea che l’intento «è mettere in relazione pezzi di città unendo luoghi che solitamente sono aperti, chiusi o aprono per l’occasione come nel caso della Scala Santa di Vanvitelli all’Università o il soffitto di Donnaromita, o attraverso l’ascesa che faremo alla collina Miradois. Il tutto con l’idea di mettere in connessione elementi che di solito non lo sono. Questo per raccontare storie e per capire come il patrimonio diffuso della città di Napoli può essere interpretato in un’enorme quantità di temi e tematiche. In questo Maggio alzando lo sguardo, visto che siamo abituati a camminare spesso a testa bassa. Questa volta, invece, guardiamo il cielo, cogliendo particolari, osservando quello che i soffitti possono raccontare, sia nelle fasi gloriose e in quelle drammatiche. Vedremo quelli distrutti dalla guerra, pensando anche a anche quello che dal cielo può cadere in certi momenti drammatici della storia dell’umanità». Infine, Andrea Mazzucchi, consigliere del sindaco su Biblioteche e Programmazione culturale e integrata: «Portiamo le arti in tutti i luoghi di una città policentrica, con il tema fondamentale che è quello dell’aria. La danza è protagonista, ci saranno una serie di manifestazioni. Così come non mancheranno delle rassegne cinematografiche dedicate a Wim Wenders, che con il suo “Il cielo sopra Berlino”, ha rappresentato un modo inedito di guardare le città, e un omaggio ad Antonio Capuano, con una retrospettiva dei suoi film, dopo quello straordinario, sensuale quasi commovente che Paolo Sorrentino ha dedicato a questo maestro del cinema napoletano».
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