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Lanciata dal balcone di casa, il compagno è sotto accusa

Lanciata dal balcone di casa, il compagno è sotto accusa

Il 42enne, interrogato tutta la notte, non confessa: «È stata solo una lite»

NAPOLI. Ha attirato subito i sospetti su di sé quando si è avvicinato ai poliziotti. Senza che nessuno gli avesse chiesto nulla ha raccontato che aveva avuto una colluttazione con la compagna in quel momento riversa sul marciapiedi, appena caduta dal balcone dell’abitazione al primo piano in via San Matteo al Lavinaio, nel Mercato. Fabio Pandalone, 42enne con piccoli precedenti, aveva una ferita al collo e perciò è stato immediatamente preso in consegna dagli investigatori del commissariato Vicaria-Mercato e della Squadra mobile della questura. Ma ad aprirgli le porte del carcere sono state le dichiarazioni della vittima: Sabrina Fucito, stessa età, incensurata originaria di Santa Lucia. I due convivevano nell’appartamento in cui l’altro ieri pomeriggio è scoppiato il violento litigio culminato nel dramma. Lui voleva dei soldi dalla donna e al suo rifiuto l’avrebbe aggredita fino a spingerla facendola cadere nel vuoto. Fabio Pandalone, ora a Poggioreale, dovrà rispondere di tentato omicidio, tentata rapina e maltrattamenti in famiglia. Non ha confessato e deve essere ritenuto innocente fino all’eventuale condanna definitiva. Sabrina Fucito è ricoverata nell’Ospedale del Mare in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita. Deve la vita alla tettoia di un negozio sulla quale è precipitata, che ha attutito l’impatto. Così ha riportato fratture interne e un trauma cranico già superato. È sempre rimasta cosciente. La triste vicenda è cominciata nel pomeriggio dell’altro ieri dopo che la coppia aveva pranzato in casa prima di un breve pisolino. Fabio Pandalone ha chiesto improvvisamente dei soldi a Sabrina, che ha risposto di non averne. L’uomo ha insistito sempre di più e i toni si sono alzati. Ma la situazione è precipitata, nel senso letterale della frase, quando il 42enne avrebbe spintonato con forza la compagna sul balcone di casa in seguito a una breve colluttazione durante al quale si sarebbe procurato la ferita lacerocontusa alla parte sinistra del collo. La donna, perdendo l’equilibrio, è caduta dal primo piano alto del palazzo finendo prima sulla tettoia, rovinata al suolo, e poi sul marciapiedi. I soccorsi sono L’INDAGINE Il 42enne, interrogato tutta la notte, non confessa: «È stata solo una lite» Lanciata dal balcone di casa, il compagno è sotto accusa scattati rapidamente grazie all’arrivo di un’ambulanza del 118, chiamata dai passanti mentre qualcuno del posto prestava i primi aiuti alla 42enne. Molti vicini di casa sono scesi giù riferendo di aver sentito urla provenire dall’abitazione della coppia. Ma nessuno ha riferito di aver assistito al momento della spinta sul balcone. Così come le immagini della telecamera di un negozio di dronte all’edificio hanno ripreso soltanto la scena della caduta. I poliziotti di Vicaria-Mercato, insieme ai colleghi della “Omicidi” della Squadra Mobile, hanno raggiunto in ospedale la vittima, che non si è tirata indietro nell’accusare il compagno. Infatti ha raccontato che Fabio si era arrabbiato per il rifiuto ottenuto alla richiesta di danaro e dopo averla picchiata l’aveva inseguita al balcone, spingendola e facendola cadere nel vuoto.

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