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Ereditiera drogata e rapinata: preso il pescivendolo “Lupin”

Ereditiera drogata e rapinata: preso il pescivendolo “Lupin”

Blitz alla Torretta, arrestato Salvatore Pugliese: è il compagno della vittima. Per cinque mesi la donna è stata picchiata e sedata: bottino da 150mila euro

NAPOLI. La loro relazione era già avviata da quasi due anni e tutto, almeno in apparenza, sembra filare per il verso giusto. Quando però, casualmente, ha scoperto che quella donna aveva ereditato un’ingente somma di denaro, circa 1 milione di euro, ha tirato fuori il peggio di sé, non esitando a picchiarla, minacciarla e persino a drogarla pur di riuscire ad arraffarle più soldi possibile. Grazie a uno scrupoloso funzionario della banca di cui la donna era cliente, che ha lanciato l’allarme, e hai carabinieri, che hanno avviato e concluso l’indagine in tempi record, Salvatore Pugliese, 56enne pregiudicato della Torretta di Chiaia, è stato però assicurato alla giustizia.

Pesantissime le accuse di cui deve ora rispondere: rapina, estorsione e indebito utilizzo di strumenti di pagamento. Quello di Salvatore Pugliese, alias “’o chiatt” era già un volto noto agli archivi delle forze dell’ordine. Titolare di una pescheria alla Torretta, il 56enne in passato ha scontato una lunga condanna per omicidio preterintenzionale e rapina. Un curriculum criminale destinato ad arricchirsi alla luce dell’ultima inchiesta che l’ha visto protagonista.

Stando a quanto ricostruito dai carabinieri della stazione Posillipo, che hanno brillantemente condotto l’indagine sotto il coordinamento della Procura di Napoli, Pugliese tramite più azioni esecutive e con violenza fisica, dopo aver somministrato alla compagna un potente sedativo, il “Pasaden”, si sarebbe impossessato di 41.352 euro in contanti e gioielli dal valore di 12.000 euro. Il piano del malvivente non si sarebbe però fermato qui. Sempre tra il 29 novembre 2022 e il 26 aprile scorso Pugliese avrebbe infatti più volte picchiato la donna facendosi consegnare somme di denaro e oro per un valore complessivo di 100mila euro.

Un baratro dal quale la vittima, una cittadina di origine russa, si è tirata fuori grazie alle premure del bancario che ne curava le pratiche e la conosceva da tempo. Il funzionario si è presentato dai carabinieri raccontando di aver notato nella cliente segni di violenza. La donna appariva preoccupata e impaurita e da qualche mese effettuava dei movimenti anomali sul proprio conto corrente, tanto da spingerlo a bloccarle le carte bancomat.

Dopo l’ultimo blocco, il dirigente ha poi ricevuto uno messaggio: «Per favore mi può sbloccare la carta errore pin grazie». Dal tono formale l’uomo si è quindi definitivamente convinto che qualcosa di grave stava accadendo e si è subito rivolto ai carabinieri della stazione Posillipo. Il 26 aprile scatta dunque l’indagine. I militari dell’Arma incontrano l’ereditiera e già dal primo interrogatorio emergono i riscontri alla denuncia iniziale: la donna era scossa, la casa a soqquadro e svaligiata di numerosi preziosi e contanti.

La vittima ha poi spiegato di essere stata anche narcotizzata dal compagno con un potente sedativo-ipnotico, il “Pasaden”. Cristallizzato il quadro indiziario in tempi estremamente brevi, il gip, anche in ragione dei precedenti penali, ieri mattina ha così disposto la custodia cautelare in carcere per Pugliese. La fine di un incubo.

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